Il titolo Saipem viaggia in forte ribasso (-7,7%) a quota 2 euro dopo aver registrato risultati sotto le attese nel terzo trimestre 2021, rispetto al +0,1% del Ftse Mib.
Al momento i volumi di contrattazione ammontano a 19,5 milioni di unità, inferiori al valore medio degli ultimi tre mesi pari a poco meno di 11 milioni di pezzi passati di mano.
Saipem ha chiuso il terzo trimestre 2021 con ricavi in crescita su base annua del 9,3% a 1,86 miliardi, segnando un +18% rispetto ai tre mesi precedenti ma deludendo le previsioni degli analisti pari a circa 2 miliardi.
Sotto le attese anche l’Ebitda adjusted, risultato negativo per 25 milioni dai +136 milioni del terzo trimestre 2020 (87 milioni il consensus), ma in miglioramento rispetto al dato negativo per 354 milioni del secondo trimestre 2021.
Saipem ha inoltre approvato il Piano strategico per il quadriennio 2022-2025, che ha l’obiettivo di ridurre la base costi complessiva di circa 100 milioni nel 2022 per poi salire progressivamente a circa 300 milioni annui a regime nel 2025.
In arco di piano i ricavi sono previsti in crescita ad un tasso medio anno del 15% fino al 2025, grazie al contributo del backlog al 30 settembre 2021 per circa 24,5 miliardi, delle nuove opportunità commerciali e delle favorevoli prospettive di crescita previste nella perforazione.
Per quanto riguarda i giudizi degli analisti raccolti da Bloomberg, si segnalano 3 “Buy”, 11 “Hold” e 7 “Sell”, con un target price medio di 1,99 euro.