Banca Sistema ha archiviato i primi nove mesi del 2021 con un margine di intermediazione pari a 74,8 milioni (+3% a/a).
Il margine di interesse è salito a 57 milioni (+7%), in quanto il lieve calo degli interessi attivi è stato più che compensato dai minori interessi passivi. Le commissioni nette sono rimaste stabili a 11,9 milioni.
I costi operativi sono aumentati a 44,3 milioni (+15%), a seguito soprattutto dell’acquisizione del ramo d’azienda credito su pegno da Intesa Sanpaolo avvenuta nel terzo trimestre del 2020 e per il maggior costo di servicer/collector esterni.
Tali dinamiche hanno portato a un risultato lordo di gestione pari a 30,5 milioni (-10,4%) e, dopo rettifiche su crediti salite a 8,8 milioni (+22%) a causa di un adeguamento di valutazione pari a 2,4 milioni relativamente ad alcune fatture incluse nel perimetro del dissesto di un ente locale e a maggiori rettifiche sulle posizioni in dissesto a seguito dell’allungamento dei tempi attesi di incasso (1,4 milioni), il periodo si è chiuso con un utile netto di 14,8 milioni (-25%).
Dal lato patrimoniale, a fine settembre 2021 i crediti verso clienti scendono a 2,8 miliardi (-8% rispetto al 31 dicembre 2020), mentre la raccolta da clientela sale a 2,3 miliardi (+5% rispetto a fine 2020).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 settembre 2021 il CET1 ratio si fissa al 12,2% (12,6% al 31 dicembre 2020). A seguito di indicazioni trasmesse dall’Autorità di Vigilanza, dopo la chiusura della giornata lavorativa del 28 ottobre 2021, in merito all’applicazione della definizione di default ai sensi dell’articolo 178 del regolamento (UE) n. 575/2013, sarà svolta un’attenta disamina e riconsiderazione delle soluzioni operative attualmente in uso che potrebbero produrre impatti negativi ad oggi stimati per circa 0,60% sul valore del CET1 ratio.
L’accelerazione dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni è attesa perdurare anche per l’ultimo trimestre con un effetto di riduzione della redditività del factoring. Questo fenomeno è guidato da fondi straordinari messi a disposizione da parte dello Stato centrale agli enti locali per fronteggiare il problema di liquidità derivante dalla pandemia.
Non ci si aspetta che questo trend diventi strutturale e queste accelerazioni nei pagamenti si ridurranno con la riduzione del trasferimento di fondi straordinari da parte dello Stato agli enti locali.
La situazione inerente alla pandemia da Covid-19 è costantemente monitorata sia con riferimento ai mercati in cui opera il gruppo e di approccio al business, che di eventuali impatti a oggi non emersi che verrebbero riflessi se necessario sulle stime di valore di recupero delle attività finanziarie.