Banche (-0,1%) – Ok UniCredit (+0,6%) dopo i risultati

Il Ftse Italia Banche termina con una flessione dello 0,1% e in linea all’analogo indice europeo (-0,2%), frenando in parte anche il Ftse Mib (+0,3%).

Sui mercati l’attenzione rimane sull’avvio del tapering da parte della Fed, che dovrebbe partire entro la fine dell’anno e concludersi a metà 2022, a seguito della robusta crescita che stanno registrando gli Stati Uniti.

Sotto osservazione sono anche le possibili conseguenze che potrebbero scaturire dalle difficoltà del colosso immobiliare cinese Evergrande.

In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta sull’andamento dei contagi, con una dose di preoccupazione per la variante Delta, e sulla prosecuzione della campagna vaccinale.

In questo scenario, con lo spread salito in area 120 pb, sul comparto bancario sono prevalse di poco le vendite.

Sul Ftse Mib frena Mediobanca (-0,7%), reduce dai risultati e con l’assemblea che ha approvato le modifiche sulla governance, mentre sale UniCredit (+0,6%), fresca di risultati e che presenterà il nuovo piano strategico il prossimo 9 dicembre, con la strategia che non includerà Mps (considerata un capitolo chiuso).

Sul Mid Cap rallenta Mps (-0,9%), con il Tesoro che potrebbe chiedere una proroga dei tempi per la privatizzazione dopo il fallito negoziato con UniCredit e con l’UE che monitora la situazione. Vendite su Carige (-2%), aspettando novità sulla cessione della quota di controllo.

Sullo Small Cap lettera su Banca Profilo (-1%), in attesa di novità sulla vendita della partecipazione di maggioranza.