Clabo nei primi nove mesi del 2021 ha registrato ricavi consolidati per 37,8 milioni, in aumento del 42,1% rispetto ai 26,6 milioni dei 9M20.
In crescita tutti i principali marchi del gruppo, con un buon trend anche degli ordinativi: Clabo 20,2 milioni (13,2 milioni nei 9M20); Easy Best 1,9 milioni (1,6 milioni nei 9M20); Howard McCray 15,3 milioni (13,7 milioni nei 9M20).
L’Ebitda ammonta a 4,6 milioni, in netto miglioramento rispetto ai -4,9 milioni dei primi nove mesi del 2020, con un margine del 12,1% superiore al 9,8% del pari periodo 2019.
Al 30 settembre 2021, l’indebitamento netto ammonta a 37,3 milioni, incluso effetto IFRS per 1,8 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2020.
Il Presidente e Amministratore Delegato di Clabo, Pierluigi Bocchini, ha dichiarato: “Il terzo trimestre è per il gruppo Clabo, storicamente, il peggiore dell’anno per ricavi e redditività. Abbiamo però chiuso il miglior terzo trimestre degli ultimi 3 esercizi. Prosegue il trend di forte recupero delle vendite a livello consolidato. Oltre all’ottimo andamento della società americana HMC, dal mese di aprile registriamo una netta inversione di tendenza anche nella società capogruppo rispetto al periodo di pandemia. Rimane complesso il fronte degli approvvigionamenti a causa della difficoltà a reperire materie prime e componenti sui mercati. Ciò ci costringe a mantenere un livello di scorte significativamente più elevato rispetto ai nostri standard. Nonostante la pressione sui prezzi di acquisto, la marginalità ad oggi non ha subito significative contrazioni”.
Per quanto riguarda la guidance sul 2021, l’AD ha affermato: “L’outlook sulle vendite è positivo e siamo confidenti che si possano raggiungere gli obiettivi 2021, a livello di ricavi totali, stimati tra i 45 ed i 47 milioni”.
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