Hera – Il punto sugli interventi del Piano di Salvaguardia della Balneazione

A Ecomondo il Gruppo Hera ha fatto il punto sugli interventi del Piano di Salvaguardia della Balneazione (PSBO), segnalato dall’ONU per la sua importanza nella salvaguardia degli ambienti marini.

Il PSBO è una delle principali opere degli ultimi anni in Italia grazie a investimenti complessivi per oltre 150 milioni ed è in costante ottimizzazione per migliorare l’affidabilità idraulica del territorio e per la tutela ambientale in generale.

Una maratona portata avanti insieme a Comune di Rimini, Romagna Acque e Amir, suddivisa in 12 “tappe”, che comprendono anche la riqualificazione di 11 scarichi a mare, con 130 persone al lavoro ogni giorno e 45 km di nuove condotte fognarie e di cui ad oggi sono state appaltate opere pari al 70% del totale.

Il Piano ha la particolarità di intervenire sul sistema fognario depurativo per il superamento delle criticità legate alla balneabilità della costa e la salvaguardia idraulica della città in caso di eventi meteorologici intensi, che si verificano sempre più frequentemente anche per via dei cambiamenti climatici.

Sebbene già da due anni, nelle aree interessate dagli interventi del Piano, gli obiettivi siano stati raggiunti, l’evoluzione del contesto ha spinto Hera e il Comune di Rimini a integrare la salvaguardia della balneazione con interventi ulteriori per la protezione idraulica del territorio.

Tra le principali azioni, da segnalare il completamento della progettazione esecutiva del primo intervento aggiuntivo agli undici inizialmente previsti dal PSBO, la cosiddetta Dorsale Ausa.

Ora è in fase di avvio la procedura di gara con l’obiettivo di arrivare, entro la metà del 2022, all’avvio del cantiere.

Si tratta di un nuovo collettore di grosso diametro, e relativo impianto di sollevamento, che consentirà di intercettare le acque meteoriche del bacino dell’Ausa andandole ad immettere nell’omonimo deviatore, evitando che tali acque raggiungano la città.

L’intervento, che prevede lavori per un importo di circa 6 milioni, ha ottenuto un finanziamento ministeriale nell’ambito degli interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico e l’adeguamento dei sistemi fognari.