Mercati – Apertura negativa per l’Europa, Ftse Mib a -0,8%

Apertura sotto la parità per le borse europee, all’indomani della riunione della Bce e con l’attenzione degli operatori che resta divisa tra le indicazioni provenienti dai risultati societari e i timori legati all’inflazione.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,8% in area 26.690 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,9%), il Ftse 100 di Londra (-0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%) e il Cac 40 di Parigi (-0,5%).

In rosso i futures di Wall Street in scia alle trimestrali sotto le attese di Apple e Amazon diffuse a mercati chiusi, dopo che nella seduta di ieri il Nasdaq (+1,4%) ha segnato un nuovo massimo storico trascinando a un nuovo record anche lo S&P 500 (+1%).

La solida stagione delle trimestrali sta contribuendo a sostenere l’azionario globale, anche se i rischi legati all’inflazione stanno rafforzando le attese di rialzi dei tassi di interesse e offuscando l’outlook dell’economia.

Le aspettative di un aumento del costo del denaro stanno mettendo sotto pressioni i mercati obbligazionari, con il riferimento all’inflazione elevata ‘più a lungo del previsto’ ieri da parte del presidente della Bce, Christine Lagarde, che ha provocato una fiammata sullo spread, poi rientrata.

Il differenziale tra Btp e Bund sale di circa 6 punti base in area 124 con il rendimento del decennale italiano all’1,12%, in attesa in serata dell’aggiornamento del rating sull’Italia da parte di Dbrs, attualmente BBB high con outlook negativo.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura preliminare del Pil del terzo trimestre di Italia, Germania ed Eurozona, dopo il rallentamento superiore alle attese dell’economia Usa evidenziata dai dati di ieri. In uscita in mattinata anche la stima dell’inflazione a ottobre di Italia ed Eurozona.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro viaggia all’1,166 e il dollaro/yen è stabile a 113,6. Tra le materie prime, infine, in lieve rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,3%) a 83,9 dollari e il Wti (+0,2%) a 82,9 dollari.

Tornando a Piazza Affari, in rialzo in avvio Exor (+3,5%) dopo aver firmato un accordo preliminare con Covèa per la vendita del gruppo delle riassicurazioni PartnerRe alla cifra di 7,7 miliardi.

Positiva Eni (+0,4%) dopo aver diffuso stamane prima dell’apertura i risultati, mentre arretrano Banco Bpm (-3%), Amplifon (-2,2%), Campari (-2,2%), Stm (-1,8%), Stellantis (-1,4%) e Unicredit (-1,4%).