Mercati asiatici – Seduta mista per i maggiori indici, produzione industriale sotto le attese in Giappone

Seduta mista per i principali listini asiatici dopo i rialzi di ieri a Wall Street, con gli indici cinesi che sovraperformano i maggiori indici giapponesi. Le trimestrali deludenti di Apple e Amazon hanno comportato un peggioramento del sentiment negli USA, ben osservabile nell’andamento dei futures che hanno cambiato direzione.

La earning season resta l’osservata principale per cercare di comprendere l’attuale stato di salute dell’economia, mentre restano i vivi i rischi legati all’inflazione e i segnali provenienti dalla Cina sul fronte Covid, dove sono aumentati vertiginosamente i casi di coronavirus.

In Cina, Evergrande Group continua a scongiurare il default: secondo quanto riportato da Reuters, il colosso immobiliare ha effettuato un rimborso di una cedola obbligazionaria offshore nel giorno di scadenza di un periodo di grazia, allontanando ancora per il momento il peggiore degli scenari.

Per quanto riguarda il fronte macro, ad ottobre l’indice dei prezzi al consumo nella regione di Tokyo è aumentato dello 0,1% annuo, al di sotto delle attese (+0,4%) e del +0,3% di settembre. Il dato preliminare di settembre riguardante la produzione industriale segna un -5,4% su base mensile, ancora in forte calo dopo il -3,6% del dato finale di agosto. Il dato preliminare si è attestato decisamente al di sotto delle aspettative che stimavano un -2,7%.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro quota in area 1,1664 e il dollaro/yen a 113,56. Tra le materie prime petrolio poco mosso con il Brent (+0,2%) a 83,82 dollari al barile e il Wti (+0,0) a 82,80 dollari al barile. Oro a 1.796 dollari l’oncia (-0,4%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen avanzano dello 0,3% e dell’1%. Hong Kong a -0,5%.

In Giappone, Nikkei e Topix rispettivamente a +0,0% e -0,2%

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (+1,4%), S&P 500 (+1%), Dow Jones (+0,7%).