Nel quarto trimestre fiscale Apple ha riportato un fatturato di 83,4 miliardi di dollari, inferiore al consensus di Bloomberg che indicava un valore pari a 84,7 miliardi.
Il dato rappresenta una crescita del 29% rispetto al corrispondente periodo del 2020, ma quel trimestre non includeva un nuovo iPhone, mentre quest’anno è stato rilasciato l’iPhone 13 che ha contribuito a rafforzare le vendite nell’ultimo quarter. Nello stesso periodo, Apple ha generato 38,9 miliardi di dollari di ricavi dall’iPhone, il suo prodotto di punta, compresi gli acquisti di vecchi e nuovi modelli, contro un’aspettativa di 41,6 miliardi di dollari.
L’EPS si attesta a 1,24 dollari per azione, in linea con le stime degli analisti.
Le azioni Apple sono crollate fino al 5,3% a 144,42 dollari nel mercato after hours, dopo la pubblicazione dei risultati, mentre erano aumentate del 15% quest’anno fino alla chiusura di giovedì.
In vista delle festività, un periodo cruciale per le vendite, il colosso di Cupertino si prepara ad affrontare problemi nella catena di approvvigionamento ancora più gravi rispetto a quelli subiti nell’ultimo trimestre, nel quale i vincoli sui prodotti hanno ridotto le vendite di circa 6 miliardi di dollari.
L’amministratore delegato Tim Cook ha affermato che la domanda dei consumatori è stata robusta, ma le forniture non hanno tenuto il passo. Ha attribuito la crisi alla carenza di chip, che sta colpendo la maggior parte dei prodotti Applke, e all’impatto di Covid-19, anche se le sfide della pandemia sembrano essere per lo più risolte.
I risultati suscitano nuove preoccupazioni sulla capacità di Apple di affrontare la crisi globale dell’offerta, che ha devastato i settori automobilistico, tecnologico e dei prodotti di consumo. L’azienda ha lanciato una serie di nuovi prodotti oltre all’iPhone, tra cui nuovi smartwatch, iPad, computer Mac, ma ha bisogno di componenti per far sì che arrivino nelle mani dei consumatori prima delle vacanze, un periodo in cui la Mela registra tendenzialmente nuovi record di vendita.