Mercati – Avvio in rialzo per le borse europee, Ftse Mib +0,8%

Apertura in rialzo per le borse europee, all’indomani del G20 di Roma che ha riconosciuto “che mantenere l’obiettivo di 1,5 a portata di mano richiederà azioni significative ed efficaci e l’impegno da parte di tutti i Paesi”.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,8%, l’Ibex 35 di Madrid lo 0,7%, il Dax e il CAC 40 lo 0,5%, mentre il Ftse 100 avanza dello 0,3%.

Il mese di ottobre doveva essere un mese di grande volatilità per le borse europee, con l’incertezza sulle mosse della Federal Reserve e una ripresa che accennava a rallentare, e in effetti lo è stato, ma, contrariamente alle attese, il bilancio finale è stato più che positivo.

Nell’ultimo mese il Ftse Mib ha guadagnato il 4,6%, incrementando il progresso da inizio anno al 20,9%. La performance milanese è superiore a quella dello Stoxx Europe 600 che ha messo a segno a ottobre un rialzo del 4,6%, portando il bilancio da inizio anno a +19,2%. Si sono mosse in linea con Milano anche Parigi e Amsterdam, che è maglia rosa nel mese e nel 2021 fino a ora. Il CAC 40 a ottobre ha guadagnato il 4,8% e da inizio anno il 23,1%, mentre l’AEX di Amsterdam ha registrato un +5% nel mese di ottobre (+29,8% da inizio anno). Il DAX 40 di Francoforte a ottobre è salito del 2,81% (14,36% da inizio anno). Il Ftse 100 di Londra ha messo a segno un +2,31% sul mese (12,03% nell’anno), mentre l’Ibex 35 di Madrid ha guadagnato il 2,97% sul mese (12,19% da inizio anno).

La solida stagione delle trimestrali sta contribuendo a sostenere l’azionario globale, anche se i rischi legati all’inflazione stanno rafforzando le attese di rialzi dei tassi di interesse e offuscando l’outlook dell’economia.

Le aspettative di un aumento del costo del denaro stanno mettendo sotto pressioni i mercati obbligazionari. L’ultimo meeting dell’Eurotower non ha riservato particolari sorprese, con la conferma dei tassi di interesse sui livelli attuali e il ritmo degli acquisti moderatamente inferiore rispetto al secondo e terzo trimestre dell’anno, anche se Lagarde ha spiegato che non si tratta di un tapering ma di calibrazione.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede la lettura finale del PMI manifatturiero di Italia, Francia, Germania, Eurozona, UK e USA.

Il differenziale tra Btp e Bund si attesta a 128,6 punti, mentre il decennale italiano viaggi attorno all’1,18%. Dopo S&P, anche l’agenzia canadese Dbrs ha confermato il rating, ma ha alzato l’oulook, in questo caso da negativo a stabile, sostenendo che il Pnnr faciliterà il risanamento. Il terzo esame è in programma venerdì, con Moody’s che attualmente esprime un giudizio Baa3 con outlook stabile.

Sul Forex il cambio euro/dollaro viaggia all’1,156 e il dollaro/yen a 114,4. Tra le materie prime in lieve ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,6%) a 83,2 dollari e il Wti (-0,8%) a 82,9 dollari.

Tornando a Piazza Affari, in apertura bene Banco Bpm (+2,1%) e Saipem (+1,7%).