Mercati – Invariata Piazza Affari, Europa incerta dopo dati macro e aspettando la Fed

Mattinata poco mossa per le borse europee, mentre i futures di Wall Street viaggiano poco mossi prima della riunione della Federal Reserve, che si concluderà domani sera.

Il Ftse Mib di Milano oscilla sulla parità (+0,01%) mantenendosi in area 27.200 punti. Leggermente positivi il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%), in calo il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%). Variazioni contenute per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq dopo i lievi rialzi di ieri.

Nelle ultime settimane, le indicazioni provenienti dalle trimestrali societarie hanno contribuito a sostenere i mercati azionari, controbilanciando le preoccupazioni legate all’elevata inflazione e alla prospettiva di una riduzione delle politiche monetarie accomodanti.

Il sentiment, tuttavia, resta minacciato dalla possibilità i problemi nella supply chain e la crisi energetica possano apportare pressioni sui prezzi più prolungate del previsto. In tale contesto, il focus degli investitori è rivolto soprattutto al meeting della Fed che si terrà fra oggi e domani, dal quale si attende l’annuncio dell’avvio di una graduale riduzione del programma di acquisti bond mensili.

Intanto, dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati finali di ottobre sull’attività manifatturiera dell’eurozona, con il relativo indice in calo a 58,3 punti, minimo da febbraio. Questo a casua dei problemi di fornitura che hanno ostacolato i programmi di produzione e intaccato gli ordini, provocando un rallentamento della crescita.

Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene in area 1,16, mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta arretra a 113,55.

Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (flat) a 84,7 dollari e il Wti (-0,2%) a 83,9 dollari, in attesa della riunione dell’Opec+ in programma il 4 novembre.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 125 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo all’1,11%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Nexi (+2%) e Recordati (+1,8%) mentre arretrano Tim (-1,5%), FinecoBank (-1,3%) e Banca Mediolanum (-1,1%).