Oil & Gas (+2,6%) – Eni (+2,8%) la migliore tra le big

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con il +1,2% a 27.206 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +2,6%, rispetto al +0,8% del corrispondente indice europeo.

Dopo un ottobre caratterizzato da una grande volatilità e da una performance complessivamente positiva, gli operatori continuano a monitorare attentamente la stagione delle trimestrali. Le solide indicazioni arrivate dai risultati delle corporate hanno guidato gli acquisti nelle ultime settimane, sebbene i rischi legati all’inflazione stanno rafforzando ora le attese di rialzi dei tassi di interesse e offuscando l’outlook dell’economia.

L’ultimo meeting dell’Eurotower non ha riservato particolari sorprese, con la conferma dei tassi di interesse sui livelli attuali e un ritmo degli acquisti moderatamente inferiore rispetto al secondo e terzo trimestre dell’anno, anche se la Lagarde ha spiegato che non si tratta di un tapering ma piuttosto di una calibrazione. Gli investitori si stanno ora concentrando sulla decisione politica che arriverà mercoledì dalla Fed, in cui potrebbe venire svelata una graduale eliminazione degli acquisti di obbligazioni.

Tornando a Piazza Affari, bene le big del settore: Eni (+2,8%); Tenaris (+2,7%); Saipem (+1,6%).

Per quanto riguarda le mid cap, Maire Tecnimont chiude con il +0,9%, mentre Saras con il -0,8%.

Tra le small cap bene Gas Plus (+2,8%), mentre D’Amico archivia la seduta con il +0,4%.