“Stiamo lavorando a un risultato netto significativo e sostenibile per l’anno prossimo. Vogliamo partire con questo piano al 2025 senza alcun problema per quanto riguarda il costo del rischio e dei deteriorati. Aumenteremo la redditività e condurremo analisi per combinare redditività sostenibile e aumento del risultato netto”.
Lo ha affermato nel corso della conference call sui risultati Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, spiegando che “l’abilità di Intesa Sanpaolo di gestire i costi rimarrà centrale nella strategia del nuovo piano industriale” e aggiungendo che nel quarto trimestre c’è “la possibilità di fare analisi su azioni per rafforzare la futura redditività di Intesa Sanpaolo. Stiamo ancora valutando”.
“Il mio obiettivo è avere, nel prossimo piano industriale, un costo del rischio principalmente collegato a nuovi flussi'” di crediti deteriorati, ha precisato il manager, facendo presente la la necessità di “ridurre le rettifiche relative allo stock”, in modo da avere “un impatto davvero limitato dallo stock di Npl”. Fatto che consentirebbe di “migliorare la redditività nell’interesse di tutti gli azionisti”.
“La mia attesa è che l’utile netto di Intesa Sanpaolo nel 2022 “sarà minimo di 5 miliardi’”, ha riportato poi Messina, aggiungendo: “La nostra abilità di generare utile netto e la mia personale attitudine di remunerare gli azionisti rimarrà la stessa in futuro. Nel nuovo piano industriale studiamo anche possibili buy-back”.