Mercati – Avvio poco mosso per l’Europa in attesa della Fed, a Milano corre Ferrari

Apertura poco mossa per le borse europee, dopo i nuovi record registrati ieri a Wall Street in attesa della conclusione questa sera della riunione della Federal Reserve e della successiva conferenza stampa del presidente Jerome Powell.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,1% in area 27.170 punti. In ribasso anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e il Dax di Francoforte (-0,1%), mentre il Cac 40 di Parigi (+0,02%) resiste sulla parità.

Il focus degli operatori oggi è rivolto in particolare sull’esito del meeting della Fed, che secondo le attese in serata dovrebbe annunciare l’avvio del tapering del programma di acquisti bond mensili.

Previste anche indicazioni sulle tempistiche di un eventuale rialzo dei tassi di interesse, con gli economisti divisi se un primo intervento sul costo del denaro avverrà il prossimo anno o all’inizio del 2023.

Prosegue intanto la volatilità sui mercati obbligazionari, con gli investitori che provano ad anticipare la stretta monetaria delle banche centrali per placare le pressioni inflazionistiche. Lo spread Btp-Bund riparte in area 124 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,07%.

Sul Forex, il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, in attesa del verdetto del Fomc e dei dati sul mercato del lavoro Usa. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,158 e il dollaro/yen a 113,9.

Nel pomeriggio verranno diffusi i dati Adp sull’occupazione del settore privato americano a ottobre, che come di consueto anticipano il Job Report ufficiale in uscita venerdì. In agenda oggi negli Stati Uniti anche l’indice Ism non manifatturiero.

Tra le materie prime, infine, in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,2%) a 83,7 dollari e il Wti (-1,5%) a 82,6 dollari, in attesa del meeting Opec+ di domani e dopo l’incremento delle scorte Usa evidenziato dal report settimanale Api.

Tornando a Piazza Affari, ancora un nuovo massimo storico per Ferrari (+2%), che sfiora quota 218 euro all’indomani della diffusione dei risultati trimestrali. Bene anche Nexi (+1%), Recordati (+0,7%) e Amplifon (+0,7%), mentre arretra Prysmian (-3,2%) dopo aver aggiornato ieri il proprio record.