Banche – Credit Suisse, da gennaio al via nuova struttura organizzativa

Credit Suisse punta a rafforzare le attività di gestione patrimoniale, mente intende ridurre quelle di banca d’investimento nell’ambito di una drastica riorganizzazione con cui l’istituto svizzero intende voltare la pagina dopo una serie di vicissitudini, in primis quelle legate ad Archegos e Greensill.

La banca destinerà 3 miliardi di franchi aggiuntivi (2,84 miliardi di euro) nelle sue attività di Wealth Management entro il 2024, che saranno fuse in un’unica entità a livello mondiale, mentre oggi sono divise in tre unità separate.

Contestualmente, il colosso elvetico vuole “ridisegnare l’investment banking” riducendo di oltre 3 miliardi di dollari il capitale con l’uscita dai ‘prime services’ (intermediazione principale) tra il 2021 e il 2022 e investendo in settori che hanno vantaggi competitivi come quelli delle consulenze e collegati alla gestione patrimoniale.

Da gennaio 2022, la banca avrà 4 divisioni: Wealth Management, Investment Bank, Swiss Bank e Asset Management. Il business sarà separato secondo quattro regioni geografiche, ovvero Svizzera, Europa, Medio Oriente e Africa, Asia-Pacifico e Americhe.

Entro il 2024 il gruppo prevede di aumentare gli investimenti in tecnologia di circa il 60% e di assumere 500 private banker.

“La gestione del rischio sarà al centro delle nostre azioni, contribuendo a promuovere una cultura che rafforzi l’importanza della responsabilità”, ha affermato il presidente Antonio Horta-Osorio, promotore della riorganizzazione.