Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore Industrial:
Proseguono in rialzo le borse europee. Il Dax guadagna lo 0,5%, il Ftse 100 lo 0,4%, Ftse Mib e CAC 40 lo 0,3%. A Wall Street, Nasdaq a +0,6%, S&P 500 a +0,4%, invariato il Dow Jones.
Heidelberg Cement ha registrato un fatturato consolidato di 14 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2021, in crescita del 7% anno su anno. I ricavi sono aumentati in tutte le regioni, ad eccezione del Nord America, dove sono diminuiti dello 0,1% a 3,51 miliardi. Le vendite di cemento della società sono state di 95,7 milioni di tonnellate, in crescita del 6%, mentre le vendite di calcestruzzo preconfezionato sono state di 35,7 milioni di metri cubi, in crescita del 4%. Le vendite di cemento sono cresciute in tutte le regioni e hanno registrato l’aumento più marcato nell’Europa occidentale e meridionale (+11% ) a 23 milioni di tonnellate.
Il gruppo, dopo aver affermato che l’inflazione dei costi energetici ha avuto un impatto significativo sui risultati del periodo, ha lanciato un programma di mitigazione dei costi di 500 milioni e ha avviato la dismissione di alcune attività spagnole e l’acquisizione di Tanga Cement in Tanzania.
Dominik von Achten, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Gruppo, ha dichiarato: “HeidelbergCement ha ottenuto un buon risultato nei primi nove mesi del 2021. Le condizioni generali nel terzo trimestre sono state molto impegnative a causa della base annua eccezionalmente elevata dell’anno precedente e dei significativi aumenti dei costi energetici negli ultimi mesi. Rimaniamo ottimisti per l’ultimo trimestre e confermiamo le nostre previsioni di crescita per l’intero anno 2021.
Sempre Dominik von Achten, per quanto riguarda il 2022, ha poi affermato: “Guardiamo al 2022 con fiducia. Le misure infrastrutturali globali contribuiranno gradualmente alla crescita a partire dal prossimo anno. Anche lo slancio nell’edilizia residenziale privata rimane elevato. Per sfruttare ulteriori potenzialità all’interno del Gruppo e, in particolare, per compensare i significativi aumenti dei costi energetici, abbiamo lanciato un nuovo programma di eccellenza aziendale con l’obiettivo di mitigare l’inflazione dei costi di almeno 500 milioni di euro entro la fine del 2022”.
Nel terzo trimestre 2021, Cnh Industrial ha registrato un utile netto di 329 milioni di dollari, che si confronta con una perdita di 932 milioni nello stesso periodo di un anno fa. I ricavi netti sono stati pari a 7,972 miliardi di dollari, in crescita del 23% rispetto a un anno fa. Crescita del 23% anche per i ricavi netti da attività industriali, arrivati a 7,537 miliardi di dollari. L’utile netto adjusted del trimestre è pari a 496 milioni di dollari, con risultato
diluito per azione adjusted pari a 0,36 dollari (utile netto adjusted di 156 milioni di dollari nel terzo trimestre 2020, con risultato diluito per azione adjusted pari a 0,11 dollari).
Nei primi nove mesi del 2021, il risultato diluito per azione adjusted è stato pari a 1,10 dollari, superando tutte le performance annuali passate. L’ebit adjusted delle attività industriali risulta pari a 469 milioni di dollari (238 milioni di dollari nel terzo trimestre 2020), con l’ebit adjusted della divisione “Agriculture” pari a 415 milioni di dollari, giovando della forte performance del segmento.