Mercati asiatici – Seduta all’insegna del denaro dopo il meeting della Fed

Listini asiatici positivi in scia agli acquisti di Wall Street dopo che la Federal Reserve ha ufficializzato la riduzione degli stimoli e dichiarato che non è ancora il momento per un rialzo dei tassi di interesse.

Il tapering prenderà il via già questo mese, con un taglio degli acquisti di asset di 15 miliardi di dollari dai 120 attuali con l’intenzione di concluderli nel 2022 anche se il ritmo potrà rallentare o accelerare a seconda di come reagirà l’economia.

Secondo il presidente Powell tutto ciò non implica comunque alcun segnale sui tassi e al momento non ci sono le condizioni per aumentarli, ritenendo inoltre che il rialzo dell’inflazione sia transitorio.

La Fed rimarrà orientata sui due obiettivi di tasso di inflazione intorno al 2% e massimo impiego, anche se al momento i prezzi aumentano al ritmo del 5,4% e i disoccupati sono al 4,8%.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro quota 1,158 e il dollaro/yen 114,2. Tra le materie prime petrolio in calo con il Brent (-0,4%) a 81,66 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 80,31 dollari al barile. Oro a 1.774 dollari l’oncia (+0,6%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen segnano rispettivamente +0,8% e +1,2%. Hong Kong a +0,2%.

Bene anche il Giappone con Nikkei +0,9% e Topix +1,2%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (+1%), S&P 500 (+0,6%) e Dow Jones (+0,3%).