Mercati – Finale positivo per l’Europa, Milano a +0,5% con Tenaris e Tim in luce

Chiusura in rialzo per i principali indici del Vecchio Continente, con il Ftse Mib in progresso dello 0,5% a 27.522 punti. Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,4%), in controtendenza l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).

A Wall Street, viaggiano contrastati Dow Jones (-0,2%), S&P500 (+0,2%) e Nasdaq (+0,6%) all’indomani della riunione della Federal Reserve, che ha annunciato l’inizio della riduzione del programma di acquisti asset mensili di 15 miliardi di dollari dagli attuali 120 miliardi, con l’intenzione di concluderli nel 2022. Per quanto riguarda i tassi di interesse, il chairman Jerome Powell ha dichiarato che l’istituto sarà paziente nell’alzare il costo del denaro.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi, sui minimi da inizio pandemia a 269 mila unità, aspettando il job report in uscita domani.

In Europa, accelerano i prezzi alla produzione industriale dell’Eurozona, in aumento a settembre del 2,7% su base mensile (consensus +2,3%) e del 16% annuo (attese +15,4%). Gli indici Pmi servizi e composito finali di ottobre hanno evidenziato un nuovo rallentamento dell’attività economica della zona euro, ai minimi in sei mesi, per via dei disagi sugli approvvigionamenti.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,155 mentre il cambio tra biglietto verde e yen viaggia in lieve calo a 113,7. Sterlina in discesa a 1,35 dollari, dopo che la Bank of England ha deluso le previsioni mantenendo invariati i tassi di interesse.

Tra le materie prime scambiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 82,1 dollari e il Wti (-0,2%) a 80,6 dollari, dopo che l’Opec+ ha confermato, come da attese, l’intenzione di attenersi al lento aumento della produzione, nonostante le richieste degli Stati Uniti per accelerare il ritorno delle forniture sul mercato per raffreddare i prezzi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta in area 116 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,93%.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate svetta Tenaris (+6,3%) grazie ai risultati trimestrali superiori alle previsioni degli analisti.

Bene anche Telecom Italia (+4,5%) in scia alle indiscrezioni, riportate da Bloomberg, secondo cui il colosso italiano sarebbe pronto a rilanciare il progetto della rete unica con Open Fiber rinunciando al controllo della nuova società.

Acquisti anche su Moncler (+4,1%), mentre arretrano i bancari Intesa (-1,8%), Banco Bpm (-1,3%) e Bper (-1,2%).

Si segnala la diffusione dei conti da parte di Banca Generali (+0,9%), CNH (+0,5%). Focus anche sui Cda di Banco Bpm, Leonardo (flat), ENEL (-0,1%) e Inwit (+1,2%) per l’approvazione delle rispettive trimestrali.