Mattinata in rialzo frazionale per i maggiori indici del Vecchio Continente, dopo i nuovi record segnati ieri a Wall Street in seguito alla riunione della Federal Reserve, con il Ftse Mib di Milano a +0,4% in area 27.494 punti. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,5%, il Cac40 di Parigi lo 0,4%, il Ftse 100 di Londra lo 0,1% e l’Ibex 35 di Madrid lo 0,4%.
La Fed ha annunciato l’inizio della riduzione del programma di acquisti asset mensili di 15 miliardi di dollari dagli attuali 120 miliardi, con l’intenzione di concluderli nel 2022. L’approccio sui tassi di interesse si è rivelato più cauto: il chairman Jerome Powell ha dichiarato l’intenzione dell’istituto di Washington di essere più paziente nell’alzare il costo del denaro.
Gli operatori restano in attesa del meeting Opec+, che dovrebbe confermare l’incremento dell’output di 400.000 barili al giorno anche a dicembre, nonostante le pressioni degli Stati Uniti per un aumento calmieratore della produzione.
Sul fronte macro, i prezzi alla produzione industriale dell’Eurozona di settembre sono aumentati del 2,7% su base mensile, superando il consensus (+2,3%), dopo il +1,1% di agosto. Il dato evidenzia un incremento del 16% su base annua, oltre le attese (+15,4%) e il +13,4% del precedente mese. Ad ottobre la lettura finale dell’indice Markit PMI servizi dell’eurozona si è attestata a 54,2 punti, lievemente inferiore al consensus e alla rilevazione preliminare (entrambi a 54,3 punti). Il Pmi composito si è fissato a 54,6 punti, anche in questo caso leggermente al di sotto dei 54,7 punti del dato precedente e del consensus.
Nel pomeriggio in Usa, invece, usciranno le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, in attesa del Job Report di domani.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro scende a 1,1546 e il dollaro/yen risalito a 113,93. Tra le materie prime, le quotazioni del greggio sono in rialzo con il Brent (+1,9%) a 83,55 dollari e il Wti (+1,7%) a 82,22 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta in area 119 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,09%.
Tornando a Piazza Affari, scatta al rialzo Tenaris (+4,3%) dopo aver riportato risultati trimestrali superiori alle attese degli analisti. Forti acquisti anche su A2A (+2,2%) e Unicredit (+2%). Seduta debole per Ferrari (-0,5%), Diasorin (-1,1%) e Intesa (-1,4%).