Mercati Usa – Previsto avvio sui massimi all’indomani della Fed

Il future sul Dow Jones cede lo 0,1% mentre i derivati su S&P 500 e Nasdaq guadagnano lo 0,1-0,3%, con gli investitori che valutano l’approccio paziente della Federal Reserve nell’alzare i tassi di interesse contro il rischio del persistere delle pressioni inflazionistiche.

Chiusura positiva ieri per i principali indici americani, che dopo una partenza lenta hanno accelerato nel finale e registrato nuovi record storici. Il Nasdaq ha guadagnato l’1%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,3%.

Come da attese, al termine della riunione di ieri la Fed ha annunciato l’inizio della riduzione del programma di acquisti asset mensili di 15 miliardi di dollari dagli attuali 120 miliardi, con l’intenzione di concluderli nel 2022.

Più cauto, invece, l’approccio sui tassi di interesse. Il chairman Jerome Powell ha dichiarato che l’istituto di Washington sarà paziente nell’alzare il costo del denaro, ma non esiterà ad agire se l’inflazione continuerà a rimanere elevata.

Focus, inoltre sul meeting Opec+, che dovrebbe confermare l’incremento dell’output di 400.000 barili al giorno anche a dicembre, nonostante le pressioni degli Stati Uniti per un aumento calmieratore della produzione.

Sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione hanno toccato un nuovo minimo dallo scoppio della pandemia, attestandosi a 269 mila unità rispetto alle 275 mila previste dal consensus e alle 283 mila della rilevazione precedente.

Il tutto in attesa domani dell’uscita dei dati sui non farm payroll di ottobre, dopo che i numeri Adp diffusi ieri hanno evidenziato a ottobre il maggior aumento di impieghi nel settore privato da quattro mesi.

Per quanto riguarda l’azionario, nel premarket Qualcomm guadagna oltre l’11% dopo aver fornito previsioni su ricavi e utili superiori al consensus, evidenziando inoltre la capacità si superare lo shortage di componenti. Moderna, invece, crolla del 13,5% dopo aver deluso le attese sui ricavi.