Obbligazioni – Clima disteso sui benchmark

Seduta positiva per l’obbligazionario europeo con gli investitori che restano intenti a soppesare da un lato la decisione della Fed di iniziare a ridurre gli stimoli e di aspettare ad aumentare i tassi di interesse, dall’altro lato i rischi legati a un’inflazione elevata nonché a un rallentamento della crescita globale.

Il tapering prenderà il via già questo mese, con un taglio degli acquisti di asset di 15 miliardi di dollari dai 120 attuali con l’intenzione di concluderli nel 2022 anche se il ritmo potrà rallentare o accelerare a seconda di come reagirà l’economia.

Secondo il presidente Powell tutto ciò non implica comunque alcun segnale sui tassi e al momento non ci sono le condizioni per aumentarli, ritenendo inoltre che il rialzo dell’inflazione sia transitorio.

La Fed rimarrà orientata sui due obiettivi di tasso di inflazione intorno al 2% e massimo impiego, anche se al momento i prezzi aumentano al ritmo del 5,4% e i disoccupati sono al 4,8%.

La Bank of England ha intanto lasciato invariati i tassi principali di riferimento al minimo storico dello 0,10% e reiterato il programma di acquisti di titoli di Stato, senza quindi seguire il cammino intrapreso dalla Fed.

Sempre in tema di banche centrali, ieri il presidente della Bce Christine Lagarde ha dichiarato che è “molto improbabile” che l’Eurotower aumenterà i tassi il prossimo anno.

Tornando all’obbligazionario, il Tesoro ha riacquistato complessivamente 5 miliardi in sei titoli di Stato con scadenza tra novembre 2022 e novembre 2025 nell’ambito dell’odierno buyback.

Il rendimento del Btp decennale scende allo 0,96% (-6 bp) con uno spread a 116 punti (-3 bp).

Oltreoceano il tasso del T-Bond cala all’1,55% (-6bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro ridiscende in area 1,155.