Oil & Gas (-0,7%) – In rimonta Saras (+3,6%)

Chiusura in ordine sparso per le borse europee, in un contesto in cui i mercati continuano a interrogarsi sulle prospettive di un rialzo dei tassi di interesse e nel giorno della riunione della Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,7% a 27.377 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,7%, rispetto al -1,7% del corrispondente indice europeo.

In netto calo le quotazioni del greggio, dopo l’incremento superiore alle attese delle scorte Usa evidenziato dai dati settimanali Eia e in attesa del meeting dell’Opec+ in programma oggi.

In vista dell’appuntamento di giovedì, gli Usa hanno intensificato le pressioni sull’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati per aumentare l’offerta più rapidamente.

Il presidente americano Joe Biden ha incolpato l’Opec+ per le pressioni inflazionistiche, mentre il Segretario di Stato Antony Blinken ha invitato la sua controparte negli Emirati Arabi Uniti ad aumentare la produzione.

Ciononostante, è probabile che l’Opec+ confermi il previsto aumento dell’output di 400.000 barili al giorno anche a dicembre, ritenendo che la pandemia continui a porre dei rischi per i mercati petroliferi.

Tra le big del comparto in rosso Eni (-1,3%), che ha rifiatato dopo i recenti guadagni. In ribasso anche Saipem (-0,8%) e Tenaris (-1,3%), con quest’ultima che ha diffuso i risultati trimestrali a mercati chiusi.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rialzo Saras (+3,6%), che recupera terreno dopo le perdite delle ultime settimane grazie anche all’upgrade da ‘reduce’ a ‘hold’ di Kepler Cheuvreux. Sopra la parità Maire Tecnimont (+0,1%), attesa oggi alla prova dei conti.