A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con il +0,5% a 27.522 punti. Il Ftse Italia Automobili e Componentistica ha segnato un +0,7%, rispetto al +0,4% del corrispondente indice europeo.
Nella sua ultima riunione la FED ha annunciato l’inizio della riduzione del programma di acquisto di asset mensili, con l’intenzione di concluderli nel 2022. Per quanto riguarda i tassi di interesse, il Chairman Jerome Powell ha dichiarato che l’istituto sarà paziente nell’alzare il costo del denaro.
Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi, sui minimi da inizio pandemia a 269 mila unità, aspettando il job report odierno.
In Europa, accelerano i prezzi alla produzione industriale dell’Eurozona, in aumento a settembre del 2,7% su base mensile (consensus +2,3%) e del 16% annuo (attese +15,4%). Gli indici Pmi servizi e composito finali di ottobre hanno evidenziato un nuovo rallentamento dell’attività economica della zona euro, ai minimi in sei mesi, per via dei disagi sugli approvvigionamenti.
Tornando a Piazza Affari, tra le big la migliore è Pirelli (+1%). A seguire Ferrari (+0,9%), Stellantis e Cnh (entrambe +0,5%).
Cnh ha chiuso il terzo trimestre 2021 con ricavi delle attività industriali in crescita del 23,4% a 7,54 miliardi di dollari, superiori ai 7,054 miliardi previsti dal consensus. I ricavi consolidati si sono attestati a 7,92 miliardi.
Tra le mid cap, Piaggio (+2,6%) e Autoliv hanno avviato una collaborazione con l’obiettivo di sviluppare un airbag per le due ruote, per una maggiore sicurezza e tranquillità di guida.
In rialzo anche Brembo (+1%) che ha completato l’acquisizione di J.Juan, azienda spagnola attiva nello sviluppo e nella produzione di sistemi frenanti per motociclette.
Infine, bene Immsi (+1%) tra le small cap.