Banca Profilo ha archiviato i primi nove mesi del 2021 con un margine di intermediazione pari a 48,9 milioni (+21,7% a/a).
A seguito del perfezionamento della vendita della partecipazione detenuta da Banca Profilo in Banque Profil de Gestion, avvenuto in data 1° giugno 2021, le entità Banque Profil de Gestion e la sua controllata Dynamic Asset Management non rientrano nel perimetro di consolidamento del gruppo al 30 settembre 2021.
La relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 settembre 2021 include il contributo a conto economico registrato dalla controllata svizzera nei primi cinque mesi del 2021 ed, essendo state riscontrate le condizioni previste dall’IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate”, i dati economici riconducibili al settore attività estera sono stati rappresentati come una Discontinued Operations e trovano classificazione, unitamente all’utile derivante dalla cessione, nella voce “Utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte”.
Il margine di interesse è cresciuto a 11,9 milioni (+3,3%), mentre le commissioni nette sono salite a 18,6 milioni (+26,8%). I profitti da trading hanno registrato un saldo netto positivo di 17,4 milioni (+31,1%).
Dopo oneri operativi saliti a 34,7 milioni (+21,1%), il risultato lordo di gestione si è fissato a 14,2 milioni (+23,1%).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 10,2 milioni (+62,1%), comprensivo della plusvalenza da cessione di Banque Profil de Gestion pari a 2,3 milioni.
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2021 il totale delle attività finanziarie e dei crediti ammonta a 1,5 miliardi (+2,5% rispetto a fine 2020), mentre le passività finanziarie e i debiti a 1,3 miliardi (-1,1% rispetto al 31 dicembre 2020).
Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine settembre 2021 il CET1 si fissa al 28% (22,4% al 31 dicembre 2020).
I risultati sono complessivamente superiori alle aspettative del piano industriale nello scenario best case.
Banca Profilo nel corso dei primi tre mesi del 2021 ha elaborato ed approvato il budget per l’esercizio in corso, basato sulle linee guida strategiche del piano industriale 2020-2023, sulla rivisitazione dei principali obiettivi 2021 alla luce dei risultati conseguiti nel 2020 e sull’evoluzione della situazione sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, mantenendo un focus sui core business e sulla tecnologia con il programma di digital transformation in corso di attuazione trasversalmente su tutte le aree di business e operative.
I target previsti dal nuovo budget sono coerenti con gli obiettivi di piano industriale dello scenario “best”.
Diverse iniziative previste dal piano sono già state effettuate nel corso degli ultimi mesi, mirate ad aumentare il livello di distintività e innovazione dei servizi offerti alla clientela tra le quali la ripresa del collocamento dei club deal industriali e la prosecuzione dei finanziamenti garantiti dallo Stato, ad aumentare il posizionamento nel settore digitale e confermare gli elementi di unicità e diversificazione del modello di business.
Seppur la crescita sia condizionata anche dall’andamento dei mercati finanziari che nel terzo trimestre hanno registrato maggiore volatilità, considerando anche le componenti reddituali di natura sostanzialmente ricorrenti della Banca, si ritiene ragionevole prevedere per l’intero esercizio 2021 un risultato che possa confermare gli obiettivi del piano industriale.