Il cda di Banco Bpm ha approvato il piano industriale al 2024, basato su tre pilastri fondamentali di crescita:
- Un nuovo modello commerciale digital-driven: transazioni da remoto >90% nel 2024 e Vendite da remoto e “omnichannel” >50% nel 2024;
- Crescita di volumi e redditività dei core business, facendo leva su digitalizzazione, competenze distintive e franchise value e sul valore aggiunto delle banche specializzate del gruppo: ricavi “core” del segmento Family Banking: CAGR 21-24 +19,2%; commissioni nette da risparmio gestito: CAGR 21-24 +6,3%; ricavi “core” del segmento PMI: CAGR 21-24 +5%; ricavi “core” del segmento aggregato Corporate e Investment Banking: CAGR 21-24 +5,6%; maggior integrazione e contributo di Banca Aletti, specializzata nel Private Banking, con un target di commissioni nette previste di 123 milioni nel 2024 e di Banca Akros con ricavi “core” pari a oltre 160 milioni nel 2024 (CAGR 21-24 +13%);
- messa a pieno regime delle fabbriche prodotto, ottimizzando il rafforzamento del modello di business connesso alla bancassurance e all’elevato potenziale di crescita nell’asset management e nel credito al consumo: contributo alle commissioni nette pari a circa 740 milioni nel 2024 (CAGR 21-24 +8%); Prevista completa internalizzazione della bancassurance, il cui contributo è pari a circa 125 milioni nel 2024; contributo all’utile delle partecipazioni relativo a Anima, Agos e Bancassurance pari a circa 270 milioni nel 2024.
I principali target finanziari al 2024 sono:
- margine di intermediazione a 4,6 miliardi;
- costi operativi a 2,4 miliardi;
- risultato della gestione operativa oltre 2,1 miliardi;
- rettifiche di valore nette per 0,6 miliardi;
- utile netto per 1,05 miliardi;
- impieghi netta alla clientela per 121,1 miliardi;
- raccolta diretta per 132 miliardi;
- raccolta gestita per 78,7 miliardi;
- Gross Npe ratio al 4,3%;
- Net Npe ratio a circa il 2,5%;
- CET1 fully loaded a circa il 14,4 per cento.
Nel nuovo piano industriale al 2024 il terzo gruppo bancario italiano punta anche ad una rilevante remunerazione agli azionisti, stimando un dividend pay-out del 40% in arco di piano.
(segue approfondimento)