Global Markets Energy – Progetto UE per il recupero di materie prime da pannelli fotovoltaici

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:

In rialzo i principali indici europeei. Il Ftse Mib avanza dell’1,1%, il CAC 40 dello 0,9%, il Ftse 100 dello 0,4% e il Dax dello 0,3%. A Wall Street, S&P 500 a +0,6%, Nasdaq a +0,5%, Dow Jones a +0,4%.

In rialzo le quotazioni del greggio all’indomani della decisione dell’OPEC+ di aumentare lentamente la produzione nonostante le richieste degli Stati Uniti per accelerare il ritorno delle forniture sul mercato per raffreddare i prezzi.

L’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio e i suoi alleati hanno mantenuto gli aumenti mensili dell’offerta a 400.000 barili al giorno anche a dicembre. Un ritmo considerato troppo lento da parte dei grandi importatori per sostenere la ripresa post Covid, con gli Usa che invocano un incremento fino a 800.000 barili al giorno.

Il cartello potrebbe ora trovarsi ad affrontare uno scontro con la Casa Bianca, tra le crescenti speculazioni che Washington possa decidere di usare le riserve di greggio di emergenza in uno sforzo per abbassare i prezzi.

Dall’altra parte, diversi paesi dell’alleanza, tra cui l’Arabia Saudita, ritengono che la pandemia continui a rappresentare una minaccia per i mercati petroliferi, preferendo dunque adottare un approccio più cauto.

Sviluppare soluzioni tecnologiche innovative per massimizzare il recupero di materie prime da pannelli fotovoltaici a fine vita e creare una filiera industriale europea per produrne di nuovi in un’ottica di economia circolare. Questo l’obiettivo del progetto UE Photorama, finanziato dal programma Horizon2020 con 8,4 milioni di euro, che vede la partecipazione di 13 tra istituti di ricerca e aziende, tra cui Enea ed Enel Green Power (EGP) per l’Italia e l’ente francese CEA nel ruolo di coordinatore.

“La tecnologia che svilupperemo grazie a questo progetto permetterà di recuperare dai pannelli a fine vita quasi il 100 per cento dei materiali e con una grado di purezza mai raggiunto prima. Oggi, spiega Massimo Izzi, responsabile per Enea del progetto Photorama e ricercatore del Laboratorio Ingegneria per l’Industria Fotovoltaica “non esiste nessun processo industriale al mondo che sia in grado di fare ciò. Centrare questo obiettivo aiuterebbe l’intera industria solare a compiere un enorme passo in avanti rispetto agli attuali standard di riciclaggio e, soprattutto, a ridurre la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di materie prime critiche”.