“Sul tavolo non abbiamo nulla riguardante l’M&A. Ovviamente non viviamo sulla luna, sappiamo che c’è un processo in corso e sappiamo che ce lo troveremo davanti. Se ci fosse qualcosa di interessante non esiteremo a valutarla ma al momento non è nelle nostre priorità”.
Lo ha affermato nel corso della conference call sui risultati Piero Montani, Ceo di Bper, aggiungendo: “Noi siamo concentrati sull’attività di integrazione e di consolidamento di Ubi. Pensiamo che una grossa parte dell’attività sia superata ma l’integrazione andrà avanti per un po’ di tempo. Siamo contenti di come si stanno sviluppando le cose e lo dimostrano i risultati che sono in linea con le attese ma non per nulla scontati”.
Il manager ha poi spiegato che Bper ha “una buona posizione di capitale che, probabilmente, in futuro potrebbe anche consentirci una remunerazione degli azionisti un po’ più generosa”.
In merito alla strategia, l’Ad ha riportato: “I risultati conseguiti con le filiali Ubi costituiscono una base solida su cui poggerà il piano al 2024 che verrà presentato entro qualche mese”.
“Abbiamo avviato il fondo esuberi di 1700 risorse È stato fatto in ottica di un ricambio generazionale. Pensiamo di chiudere l’accordo con le sigle sindacali entro la fine dell’anno e di spesare il costo della manovra nell’esercizio in corso. Siamo ancora in trattativa, è un confronto tra le parti ma siamo fiduciosi di chiuderla bene’. In ogni caso, i dipendenti, anche in caso di accordo, “cominceranno a uscire gradualmente, non possiamo immaginare di mettere tutti fuori immediatamente”.