ePrice – Tornano le forti vendite (-8,3%), in asta di volatilità

ePrice lascia sul terreno l’8,3% a 0,0242 euro, in asta di volatilità, scivolando in coda al Ftse Italia All-Share (-0,1%).

Tornano le forti vendite sul titolo dopo il tentativo di rimonta delle ultime sedute rispetto al trend ribassista iniziato il 2 giugno 2021 e al minimo storico di 0,015 euro toccato lo scorso 2 novembre.

Dinamica che nell’ultimo mese era stata appesantita dall’annuncio che un primario operatore italiano del settore della grande distribuzione, che aveva avanzato una manifestazione di interesse non vincolante per un’investimento in ePrice Operations, non intende proseguire nelle trattative in tale direzione.

Il CdA, preso atto della comunicazione e ravvisando che non vi siano le condizioni per esercitare la delega attribuita dall’assemblea di aumentare il capitale sociale per massimi 10 milioni con esclusione del diritto di opzione, ha deciso di valutare nei tempi più rapidi possibili, le migliori opzioni a tutela dei creditori, degli stakeholder e dell’attività svolta dalla controllata ePrice Operations.

In occasione della comunicazione sull’indebitamento finanziario netto, ePrice segnala che l’andamento delle vendite dirette continua ad essere negativamente influenzato da uno shortage di prodotti dovuto alla a situazione di crisi finanziaria del gruppo.

ePrice non ha sufficiente potere contrattuale nei confronti dei fornitori, tanto che le forniture devono essere pagate in anticipo sulla consegna.

Ne risulta rafforzata l’attività commerciale del marketplace, che aumenta la propria quota di fatturato, mentre i margini permangono complessivamente negativi a causa di volumi di vendita insufficienti.