Mercati Usa – Ancora una chiusura record

L’ultima seduta della scorsa ottava sigilla una settimana da record per Wall Street con i quattro indici principali che bruciano l’ennesimo massimo storico siglato solo nella precedente giornata, mettendo a segno una delle migliori “cinquine” da inizio anno.

Lo SP&500 è salito inoltre in 18 delle ultime 20 sedute, un evento mai realizzatosi nell’ultimo ventennio.

Il bilancio di venerdì scorso registra la performance del Nasdaq (+0,2%) come la più modesta tra i principali listini. Il listino tecnologico passa di slancio anche quota 16.000 punti per poi chiudere al di sotto, in virtù di un calo nel finale. Da registrare comunque il nuovo massimo storico di Google (+0,8%) che sfiora ormai i 3.000 dollari.

Stessa sorte anche per lo S&P500 (+0,4%) che non riesce a chiudere al di sopra dei 4.700 punti, livello superato nel corso della seduta.

Più brillante la performance del Dow Jones, trainata da Boeing, mentre vola letteralmente il Russell 2000 (+1,4%) che mette ormai nel mirino quota 2.500 punti.

Rimbalza il VIX (+7%) di un’intera figura risalendo a 16,5 punti.

Crollo dei rendimenti sul mercato obbligazionario in scia al dato del mercato del lavoro del mese di ottobre uscito molto migliore delle previsioni. Il Tbond cede nove puti base chiudendo al 1,45%.

Tra le materie prime prendono fiducia entrambi i due principali metalli preziosi – oro ed argento – che guadagnano entrambi un punto e mezzo percentuale con il metallo giallo che riesce finalmente a bucare la soglia psicologica dei 1.800 dollari l’oncia e mette nel mirino quella molto più importante a $1.830. Positivo il fatto che entrambi i metalli accelerano, malgrado la forza del biglietto verde.

Inversione di rotta del petrolio che riprende a salire interrompendo una striscia di tre sedute negative consecutive. L’oro nero risale al di sopra di quota 81 dollari al barile, grazie ad un balzo di quasi due punti percentuali.

Sul mercato valutario, il dollaro continua a rimanere molto forte chiudendo a 1,155 nei confronti della moneta unica.