Nelle sedute dall’1 al 5 novembre il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in rialzo del 7,5% rispetto al +4,1% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al +3,4% del Ftse Mib.
In settimana l’attenzione si è concentrata prevalentemente sulle trimestrali e sulla riunione della Fed, che ha annunciato una riduzione degli acquisti di asset di 15 miliardi al mese. Focus anche sui dati americani sull’occupazione, che hanno evidenziato un numero di impieghi oltre le attese e un tasso di disoccupazione in calo.
In Europa Christine Lagarde ha affermato che un rialzo dei tassi nel 2022 da parte della Bce resta “molto improbabile” e la BoE ha mantenuto inalterati i tassi. Gli indici Pmi finali di ottobre hanno evidenziato un nuovo rallentamento in scia ai problemi negli approvvigionamenti.
Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, Stm termina i 5 giorni in progresso del 7,7%. Balzo della tlc Telecom Italia (+10,7%) in scia alle indiscrezioni di stampa circa possibili assetti societari relativi alla rete. L’azienda ha sottolineato che l’argomento non è stato oggetto di discussione nel Consiglio di Amministrazione né tantomeno di aver preso decisioni al riguardo.
Tra le mid cap bene Sesa (+7,7%) e Tinexta (+6,4%) che ha finalizzato l’acquisizione del 60% di CertEurope, mentre WIIT (+6,3%) ha perfezionato l’acquisto del 100% del capitale sociale di Boreus e Gecko.
Fra le aziende a minor capitalizzazione spicca EEMS Italia (+16,6%) che ha approvato il Piano Industriale 2022 – 2026 e ha sottoscritto con Nice & Green un contratto per l’emissione di obbligazioni convertibili fino a 20,45 milioni.
Bene Be Shaping The Future (+10,6%) che ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 Settembre 2021.
Seco ha comunicato i dati sull’andamento dell’order backlog al 31 ottobre 2021.
Cerved Rating Agency ha confermato il rating di Gpi (+1,6%) a “A3.1”.
Tiscali ha diffuso l’aggiornamento mensile sulla struttura patrimoniale del gruppo, che evidenzia una posizione finanziaria netta al 30 settembre negativa per circa 101,3 milioni.
Con riferimento all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria promossa da Marbles su Retelit, l’offerente ha superato la soglia del 95% del capitale sociale e procederà ad acquistare le azioni residue.