Raddoppiare i volumi, migliorare l’efficienza produttiva, ovviare alla difficoltà di approvvigionamento dai mercati del Far East. Sono questi gli obiettivi che Beghelli intende perseguire anche grazie al nuovo impianto di Brno in Repubblica Ceca, confermando la strategia mirata a rafforzare la propria presenza nei mercati europei. Il Gruppo si trova infatti pronto a cogliere le opportunità derivanti dalla cosiddetta Renovation Wave continentale dell’edilizia, che comprende il settore dell’illuminazione, senza dimenticare le importanti prospettive legate al business della sanificazione dell’aria.
Beghelli ha inaugurato la scorsa settimana il nuovo stabilimento di Brno, in Repubblica Ceca, che va a sostituire l’impianto presso cui il Gruppo è attivo da 23 anni e in cui vengono realizzati apparecchi di illuminazione e apparecchi per illuminazione di emergenza con struttura metallica, oltre ai dispositivi per la sanificazione dell’aria.
“Con questa nuova realtà industriale, sono particolarmente convinto di consolidare ed ampliare il rapporto che lega il nostro Gruppo alla città di Brno e alla Repubblica Ceca” ha dichiarato Gian Pietro Beghelli, Presidente del Gruppo Beghelli.
“È nostra volontà potenziare la capacità di penetrazione non solo sul mercato locale, ma anche nei paesi europei. Si tratta inoltre di una scelta che ci consente di ridurre tempi e difficoltà di approvvigionamento dai mercati del Far-East, con l’obiettivo di fornire il miglior servizio al cliente.”
Un’iniziativa che si inquadra nella strategia di Beghelli di focalizzazione delle proprie attività commerciali e industriali che mira a rafforzare la propria presenza in Europa, ampliando l’offerta prodotti e recuperando al contempo marginalità operativa.
Il focus sui mercati europei
Il settore dell’illuminazione ha assunto un ruolo fondamentale nell’ambito del rinnovamento del patrimonio immobiliare europeo, identificato come un dei driver fondamentali del recupero dell’economia post Covid.
Un processo che prevede l’illuminazione come parte integrante del rinnovo degli edifici e che porterà benefici in termini di efficienza energetica e di un miglioramento della qualità degli ambienti indoor, accelerando l’upgrade proprio dei prodotti core di Beghelli, tra cui l’illuminazione intelligente e l’illuminazione di emergenza.
Anche sull’onda della cosiddetta Renovation Wave europea, Beghelli ha quindi delineato una strategia che mira a rafforzare la propria presenza a livello continentale, ampliando l’offerta prodotto con l’obiettivo di crescere in ulteriori segmenti dell’illuminazione industriale.
“I nostri programmi di sviluppo si confermano focalizzati al miglioramento e al rafforzamento della presenza del Gruppo nei paesi europei” spiega il Presidente. “Stiamo lavorando principalmente per un rafforzamento delle strutture commerciali dedicate sia presso la sede italiana, sia presso le controllate Beghelli Elplast in Repubblica Ceca e Praezisa in Germania”.
E proprio nell’ottica di una maggiore penetrazione nei paesi europei si inserisce l’apertura del nuovo stabilimento di Brno, che assume una rilevanza ancora maggiore alla luce dell’attuale contesto globale caratterizzato dalle difficoltà di supply chain.
“La nuova struttura ha le potenzialità per consentire al Gruppo di ridurre i rischi intrinseci di produzioni realizzate presso siti operanti nel Far East e diminuire i tempi di consegna” spiega Beghelli.
L’industria europea si trova infatti ad affrontare i problemi legati alle catene di approvvigionamento, che stanno rallentando le produzioni in diversi settori provocando colli di bottiglia e un generale aumento dei costi delle materie prime.
“Una situazione a cui intendiamo rispondere tramite il potenziamento delle nostre strutture produttive europee, con l’obiettivo di soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti. Si pensi che i tempi di consegna dei prodotti dal sito di Brno ai clienti non superano le due settimane, a fronte di consegne dal Far East che richiedono tempi nell’ordine di mesi”.
Più volumi e maggiore efficienza
L’importanza strategica del nuovo impianto riguarda, inoltre, l’aumento dei volumi previsti e il miglioramento della reddittività, proseguendo il piano di riorganizzazione industriale avviato nel 2019.
“In primo luogo, abbiamo realizzato la possibilità, attraverso lo sviluppo di un lay- out moderno e razionale, di incrementare l’efficienza dei processi produttivi, con chiari impatti positivi in termini di riduzione dei costi” dichiara Beghelli.
Un investimento da cui il Gruppo si attende quindi benefici da un punto di vista della redditività, proseguendo il percorso di miglioramento della marginalità sfruttando anche l’effetto della leva operativa.
“I nostri piani prevedono a regime un raddoppio dei volumi produttivi fino ad ora gestiti, sia per quanto riguarda gli apparecchi di illuminazione a risparmio energetico, sia per gli apparecchi per la sanificazione e gli apparecchi per illuminazione di emergenza innovativi” dichiara Beghelli.
Come detto, infatti, nel nuovo stabilimento verranno realizzati apparecchi di illuminazione e apparecchi per illuminazione di emergenza con struttura metallica, partendo dalla progettazione e fino al collaudo e alla distribuzione.
“Abbiamo potenziato e ammodernato le linee di produzione degli apparecchi per illuminazione a risparmio energetico con struttura metallica e di illuminazione di emergenza per mercati Nord Europei, disponendo così della tecnologia per la realizzazione dell’intero ciclo produttivo, che si differenzia dalle produzioni in materiale termoplastico che si concentrano negli stabilimenti italiani del Gruppo”.
Il business della sanificazione dell’aria
Oltre agli apparecchi per l’illuminazione, il nuovo impianto sarà dedicato anche alla produzione della linea SanificaAria. Il Gruppo ritiene infatti indispensabile disporre di una capacità adeguata a supportare una gamma prodotti sulle cui prospettive future è molto fiducioso.
La crisi pandemica scoppiata nel 2020 ha spinto Beghelli a sviluppare una nuova linea di prodotti per la sanificazione dell’aria, che consente di intervenire in tutti i luoghi chiusi e in tutte quelle situazioni in cui il ricambio dell’aria in ambiente non risulta tecnicamente fattibile.
Una soluzione che ha riscontrato da subito un notevole interesse nell’ambito dell’emergenza Covid, ma il cui impiego va visto anche oltre le esigenze legate alla pandemia, essendo strumenti indispensabili per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria negli ambienti di lavoro.
“Riteniamo che la nuova linea di prodotti per la sanificazione dell’aria, che ha già registrato ottimi risultati, possa esprimere in pieno il proprio potenziale anche al di là della crisi sanitaria, nell’ambito del rispetto di quanto previsto dalla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro” conclude il Presidente Gian Pietro Beghelli.