Mercati Usa – Bene Nasdaq e S&P 500 in avvio, giù il Dow Jones

Partenza a due velocità a Wall Street, tra le speculazioni di un cambio al vertice della Fed e in attesa domani del report sui prezzi al consumo. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq guadagna lo 0,3% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Dow Jones cede lo 0,1%.

L’azionario si mantiene in prossimità dei massimi assoluti, sostenuto nelle ultime sedute soprattutto dai risultati corporate, l’approvazione del piano infrastrutturale negli Usa, i risultati incoraggianti dei test di Pfizer sul farmaco anti-Covid e la riapertura delle frontiere tra Europa e Stati Uniti.

Resta però vivo il dibattito legato all’inflazione che potrebbe portare le banche centrali ad anticipare manovre restrittive, in attesa domani dei dati sui prezzi al consumo Usa ad ottobre.

Sul fronte macro, intanto, i prezzi alla produzione Usa a ottobre sono cresciuti in linea alle attese dello 0,6% su base mensile, dal +0,5% del mese precedente, e dell’8,6% su base annua.

In tema Federal Reserve, tengono banco le discussioni su un possibile cambio di leadership in vista della scadenza a febbraio del mandato dell’attuale chairman Jerome Powell, anche se la maggior parte degli operatori scommette su una sua riconferma.

Il presidente americano Joe Biden avrebbe però sondato la disponibilità di Lael Brainard, attuale membro del consiglio dei governatori della banca centrale e ritenuta più ‘dovish’ rispetto all’attuale numero uno.

Sul Forex il biglietto verde si indebolisce leggermente nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro che si è riportato in area 1,16 mentre il dollaro/yen è tornato sotto quota 113.

Tra le materie prime, quotazioni in rialzo per la terza seduta consecutiva con il Brent (+0,3%) a 83,7 dollari e il Wti (+0,5%) a 82,3 dollari, anche grazie all’allentamento delle restrizioni sui viaggi da parte degli Usa.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano arretra di cinque punti base all’1,44% e quello del biennale di due punti base allo 0,42%, complice le indiscrezioni su una nuova guida più ‘dovish’ della Federal Reserve.