Interpump – Prosegue la crescita organica e migliora la redditività nei 9M21

Nei primi nove mesi del 2021, Interpump ha realizzato ricavi per 1,155 miliardi, in crescita del 21% rispetto all’analogo periodo del 2020 grazie al +26% a 813 milioni nel settore Olio e al +10,5% a 342 milioni nel settore Acqua.

La variazione organica, a parità di area di consolidamento e di cambi, è pari a +22,3% (+12,1% per il settore Acqua e +27,1% per il settore Olio).

A livello geografico, l’Italia ha segnato un +36,2% a 197 milioni, il Resto d’Europa un +21% a 416 milioni, il Nord America un +15% a 298 milioni, il Far East e Oceania un +12,5% a 142 milioni e il Resto del Mondo un +26,2% a 101 milioni.

Nel solo terzo trimestre, i ricavi sono aumentati del 18,7% a 373,5 milioni. La variazione organica, a parità di area di consolidamento e di cambi, è pari al +17,9% (+11,3% per il settore Acqua e +20,9% per il settore Olio).

Per quanto riguarda la gestione operativa, nei nove mesi l’Ebitda è cresciuto del 30,9% a 282 milioni, con una marginalità al 24,4% (+190 punti base). L’Ebitda del settore Olio è aumentato del 38,7% a 184 milioni, con una marginalità al 22,7% (20,6% nei 9M20), mentre quello del settore Acqua è aumentato del 18,5% a 98 milioni, con una marginalità al 28,2% (26,5% nei 9M20)

L’Ebit è salito del 50,1% a 223 milioni con un’incidenza sui ricavi al 19,3% (+370 punti base). Il periodo si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 73,2% a 178 milioni.

Alcune società italiane del Gruppo hanno effettuato nel periodo la rivalutazione dei marchi ai fini fiscali, come regolamentato dalla normativa nazionale. L’operazione comporterà benefici fiscali futuri contabilizzati nel periodo per un importo pari a 20,1 milioni.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 174 milioni dai 270 milioni al 31 dicembre 2020, dopo un free cash flow di 135 milioni (149 milioni nei 9M20). Le liquidità netta generata dalla gestione reddituale è stata pari a 248 milioni (183 milioni nei 9M20), mentre nel periodo sono stati pagati dividendi per 28,8 milioni e acquistate azioni proprie per 12,3 milioni. La spesa per acquisizioni è stata pari a 9 milioni.