Mercati Usa – Previsto avvio negativo dopo accelerazione prezzi al consumo oltre le attese

I futures sull’azionario Usa cedono lo 0,3-0,7%, preannunciando una partenza in ribasso a Wall Street in scia ai timori legati all’inflazione, dopo la crescita superiore alle attese dei prezzi al consumo a ottobre.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso sotto la parità, con lo S&P 500 che ha interrotto una serie di nove sedute consecutive in positivo e il listino tecnologico appesantito dal crollo del 12% di Tesla. Il Nasdaq ha ceduto lo 0,6% e S&P 500 e Dow Jones lo 0,3%.

A ottobre, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,9% su base mensile, il maggior incremento da quattro mesi, superando il +0,6% stimato dal consensus e rispetto al +0,4% di settembre.

Su base annua, l’incremento è stato del 6,2%, la crescita più rapida dal 1990, rispetto al +5,9% atteso dagli analisti e al +5,4% di settembre. L’indice core ha segnato un +4,6% (+4,3% il consensus).

Dati che alimentano le preoccupazioni legate alle crescenti pressioni inflazionistiche, che minacciano il rally su nuovi record storici dell’azionario globale dopo che la Federal Reserve ha messo in guardia sull’incremento dei prezzi degli asset.

Ieri, invece, il Segretario al Tesoro Usa Janet Yelle ha ribadito la propria view sul fatto che l’elevata inflazione non persisterà oltre il prossimo anno, dichiarando che la banca centrale non permetterà il ripetersi di uno scenario dei prezzi come quello degli anni ’70.

In precedenza, i dati diffusi stamane hanno evidenziato un incremento dei prezzi alla produzione in Cina a ottobre del 13,5% su base annua, superando il +12,4% previsto dagli analisti e segnando il decimo mese consecutivo di incremento e la crescita più forte da 26 anni.

Gli operatori continuano a monitorare inoltre la crisi del settore immobiliare cinese, con il colosso Evergrande si trova a dover affrontare il pagamento di cedole su bond in dollari scadute 30 giorni fa per 148 milioni di dollari.