Nei primi nove mesi del 2021 Poligrafici Printing ha registrato, rispetto al pari periodo del 2020, ricavi consolidati in crescita dell’11,4% a 19,6 milioni.
I ricavi inerenti la stampa poligrafica sono leggermente aumentati a 18,1 milioni (17 milioni nei primi nove mesi del 2020), in relazione a nuovi contratti di stampa e alla rivisitazione del contratto con la società Editoriale Nazionale.
L’Ebitda è salito del 7% a 4,4 milioni, in parte per la riduzione del costo del personale per uscite per prepensionamento. L’Ebitda margin sui ricavi da stampa si è fissato al 24,5%, sostanzialmente in linea al periodo di confronto.
L’Ebit è diminuito dell’8% a 2,3 milioni, in presenza di maggiori ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni (+23,5% a 2,1 milioni.
Il periodo si è chiuso con un utile netto del gruppo di 1,2 milioni (-20%).
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2021 l’indebitamento finanziario netto scende a 7,9 milioni da 8,2 milioni a fine anno 2020, importo che include l’effetto dell’applicazione dell’IFRS 16 per un maggior debito di 10,9 milioni.
Il gruppo, allo stato attuale, ritiene di conseguire durante nell’esercizio 2021 un miglioramento dei risultati rispetto al 2020, beneficiando di nuove commesse.
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