Saras – Perdita di 35,4 mln nel 3Q21, riviste al ribasso stime FY per maggiori costi energia

Nel terzo trimestre 2021, Saras ha registrato ricavi in crescita del 71% a 2,08 miliardi, grazie al significativo apprezzamento dei principali prodotti petroliferi rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

L’Ebitda reported è diminuito a 4,8 milioni dai 36,3 milioni del terzo trimestre 2020, complice soprattutto i differenti impatti delle dinamiche di prezzo delle commodity sulle rimanenze inventariali oil. Nel terzo trimestre del 2021 la variazione delle rimanenze inventariali (al netto dei relativi derivati di copertura) ha beneficiato di un apprezzamento di 4,7 milioni rispetto ad un apprezzamento di 107,5 milioni nel medesimo periodo del 2020 (caratterizzato da un più marcato incremento delle quotazioni oil dopo il drastico calo registrato nel secondo trimestre).

Inoltre, per la quota restante, nel terzo trimestre del 2021 si segnala un significativo impatto positivo dello scenario petrolifero e un impatto negativo per l’incremento dei prezzi dell’energia elettrica e della CO2 (con impatto sui costi variabili e solo in parte compensati dai rimborsi per l’essenzialità).

L’Ebitda comparable si è attestato a 2,3 milioni rispetto ai -61,5 milioni conseguiti nel terzo trimestre 2020. Tale risultato, rispetto all’Ebitda reported, non include l’effetto positivo dello scenario sulle differenze inventariali tra inizio e fine periodo, include gli impatti dei derivati su cambi (riclassificati nella gestione caratteristica) ed esclude alcune poste non ricorrenti. Nel terzo trimestre lo scostamento rispetto al medesimo periodo del 2020 è prevalentemente ascrivibile al miglioramento dei risultati del segmento “Industrial & Marketing”.

Il risultato netto reported è negativo per 35,4 milioni, rispetto all’utile di 6,7 milioni registrato nel terzo trimestre 2020, mentre il risultato netto comparable è negativo per 38,8 milioni rispetto ai -69,6 milioni del periodo di confronto.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 547 milioni (503 milioni ante IFRS 16), in aumento rispetto ai 479 milioni al 30 giugno 2021 (433 milioni ante IFRS 16).

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, alla luce dei maggiori costi energetici attesi nel quarto trimestre rispetto alle precedenti previsioni, stima di conseguire un premio medio annuo al di sopra del margine EMC Benchmark, pari a +4,3 ÷ 4,5 $/bl, incluso il risultato del canale Marketing pari a ca. +0,5 $/bl (rispetto alla precedente guidance di un premio annuo pari a 4,7 ÷ 5,2$/bl, di cui 0,4$/bl il contributo al premio del canale Marketing).

Dal punto di vista dello scenario, la società conferma l’aspettativa di un quarto trimestre caratterizzato da una maggiore marginalità, tuttavia rispetto a quanto precedentemente ipotizzato si rivedono al rialzo le stime sui principali driver dei costi energetici (i.e. tariffa energia elettrica e costo CO2) con un impatto sulla marginalità di Saras e sul premio rispetto al margine EMC Benchmark (si ricordi che nel margine EMC differentemente da quanto avviene per la Saras i costi energetici relativi ad energia elettrica e CO2 non hanno un impatto).

Infine, in merito all’andamento atteso della Posizione Finanziaria Netta, nella restante parte del 2021 il gruppo si attende un livello di indebitamento non superiore a quello di fine 2020, grazie al miglioramento della cassa generata dalla gestione caratteristica (per effetto delle migliori condizioni di mercato attese) ed al proseguimento delle iniziative di contenimento dei costi e di ottimizzazione degli investimenti.