Tamburi Investment Partners (TIP) ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi generati dall’attività di advisory per 4,3 milioni (+13,2% a/a).
I costi operativi sono aumentati a 48,7 milioni (10,8 milioni nei primi nove mesi del 2020), per effetto delle remunerazioni degli amministratori esecutivi e dell’assegnazione di 3.500.00 stock option come previsto dal piano di incentivazione 2014/2021, ora esaurito. L’’incremento degli altri costi è stato correlato agli oneri sostenuti per la finalizzazione delle operazioni del periodo.
Il risultato operativo ha pertanto registrato un peggioramento rispetto al periodo di confronto, rimanendo negativo per 44,4 milioni (-6,9 milioni nei primi nove mesi del 2020).
I proventi finanziari pro-forma si sono attestati a 134,5 milioni (59 milioni nel periodo di confronto), mentre gli oneri finanziari sono ammontati a 15,6 milioni (14,2 milioni nei primi nove mesi del 2020).
I proventi finanziari pro-forma del periodo hanno beneficiato di plusvalenze di circa 99,5 milioni realizzate sul disinvestimento della partecipazione detenuta in Prysmian, e dell’incasso di dividendi per 9,3 milioni, di cui 2,7 milioni straordinari erogati da Fca e il dividendo in natura costituito da 24.692 azioni Faurecia, il cui controvalore alla data della distribuzione era di circa 1,1 milioni.
Gli altri proventi finanziari comprendono principalmente interessi attivi e plusvalenze su obbligazioni per 5,2 milioni, variazioni di fair value di investimenti a breve termine in azioni quotate per 2,2 milioni, differenze cambio attive per 2,4 milioni e variazioni positive di valore di strumenti derivati per 1,9 milioni.
Gli oneri finanziari si riferiscono principalmente agli interessi maturati sul bond emesso per 5,7 milioni, variazioni negative di valore di strumenti derivati per 6,3 milioni, minusvalenze su obbligazioni per 2 milioni e altri interessi su finanziamenti.
Lo scorso aprile sono stati finalizzati gli accordi per l’acquisto del 70,71% delle azioni di TIPO unitamente al 14,18% di Beta Utensili e al 41,58% delle quote di Betaclub. Con questa operazione TIP èarrivata a detenere (direttamente e indirettamente) il 48,99% di Beta Utensili e il 20% di Sant’Agata, controllante del gruppo Chiorino, mentre TIPO e Betaclub sono diventate controllate di TIP.
La quota di risultato delle partecipazioni collegate, che a seguito della suddetta operazione include i risultati del secondo trimestre di Beta Utensili e di Sant’Agata, è riassumibile in un provento complessivo di circa 44,1 milioni (9,9 milioni nei primi nove mesi del 2020) che comprende, oltre ai risultati positivi delle partecipate IPGH (Interpump), ITH (SeSa), OVS, Beta Utensili, Be ed altre, anche quelli negativi fatti registrare da Alpitour.
Il periodo si è chiuso con un utile netto pro-forma di 115,9 milioni (21,2 milioni nei primi nove mesi del 2020).
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2021 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 299 milioni (336 milioni a fine 2020). Il patrimonio netto è pari a 1.118,2 milioni (1.069,7 milioni al 31 dicembre 2020).
L’anno ormai volge al termine e, in assenza di grandi sorprese negative, dovrebbe confermarsi il trend di esercizio sociale migliore della storia della società.
La ripresa industriale e commerciale sta rallentando per le note ragioni, ma questo aspetto, date le eccellenze dei business delle partecipate di TIP, sta di fatto solo calmierando la violenza del rimbalzo post Covid e, salvo sorprese specifiche, dovrebbe contribuire ad allungare i tempi e la consistency della loro crescita.