Autostrade Meridionali – Consiglio di Stato pubblica sentenza su regole concessione

Nell’ambito della disputa giudiziaria sulla concessione di Autostrade Meridionali, il Consiglio di Stato, con sentenza n. 7478 del 10 novembre 2021, ha definito il giudizio relativo alle regole applicabili al rapporto concessorio per il periodo successivo alla scadenza della Convenzione Unica, con riferimento al tasso di remunerazione del capitale investito netto.

Il Consiglio di Stato ha affermato che la delibera CIPE n. 38/2019 ha la natura di mero atto di direttiva rivolta dal CIPE al Ministero concedente e che l’amministrazione concedente non ha il potere di determinare unilateralmente le condizioni di remunerazione del capitale investito, né di modificare unilateralmente la disciplina della Convenzione Unica.

Il Consiglio di Stato ha ritenuto, inoltre, non possibile applicare pedissequamente, nelle more dell’affidamento della concessione, le regole che la Convenzione Unica scaduta prevede in punto di condizioni economiche e di contenuto del piano economico finanziario.

Nelle more del subentro del nuovo concessionario, sussiste, al contrario, l’obbligo delle parti di negoziare le condizioni di remunerazione del capitale investito da applicare ai fini della revisione del PEF o dell’approvazione di un piano di riequilibrio.

Il Consiglio di Stato ha dunque in parziale riforma della sentenza di primo grado, rigettato il ricorso di Autostrade Meridionali nella parte in cui era rivolto all’annullamento della delibera CIPE n. 38/2019, in ragione della sua natura di direttiva, non cogente per il concessionario; ha invece ribadito, confermando sul punto la sentenza del giudice di primo grado, l’annullamento delle note con cui il Concedente aveva rivolto a Autostrade Meridionali la richiesta di formulare un piano economico finanziario di riequilibrio conformandosi alla delibera CIPE n. 38/2019.