Cementir ha chiuso il terzo trimestre 2021 con ricavi in crescita del 5,3% a 343,8 milioni. L’aumento dei ricavi ha interessato principalmente l’area Nordic & Baltic, Turchia e Asia Pacifico mentre il Belgio ha registrato una lieve flessione.
I volumi venduti di cemento e clinker, pari a 2,9 milioni di tonnellate, sono diminuiti del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2020 che, soprattutto in Turchia e Belgio, era stato influenzato dal consistente recupero di attività successivo al lockdown.
I volumi di vendita del calcestruzzo, pari a 1,3 milioni di metri cubi, sono invece cresciuti del 3,5% grazie al buon andamento in Nordic & Baltic e Turchia. Nel settore degli aggregati i volumi di vendita hanno raggiunto 2,7 milioni di tonnellate, in aumento del 6,5% principalmente per il contributo della nuova attività di aggregati in Turchia.
L’Ebitda è aumentato dell’1,6% a 81,6 milioni, mentre l’Ebit si è attestato a 54,3 milioni, sostanzialmente in linea ai 54,5 milioni del pari periodo 2020.
L’utile ante imposte è risultato pari a 51,8 milioni, in leggero aumento rispetto a 49,2 milioni del terzo trimestre 2021 anche grazie al miglioramento della gestione finanziaria, con oneri finanziari netti diminuiti a 2,7 milioni dai 5,6 milioni dello scorso anno.
L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 100,1 milioni, dopo investimenti nel terzo trimestre 2021 pari a 20,1 milioni (20,5 milioni nel terzo trimestre 2020), di cui 2,5 milioni in applicazione del principio contabile IFRS16 (8 milioni del terzo trimestre 2020).
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Cementir ha confermato la guidance 2021 che prevede di raggiungere ricavi consolidati di circa 1,35 miliardi, un margine operativo lordo compreso tra 295 e 305 milioni e un indebitamento finanziario netto di circa 30 milioni, anche in seguito al maggiore esborso per acquisti di azioni proprie rispetto a quanto originariamente stimato ed includendo investimenti di circa 95 milioni.
