Credem – Utile netto in crescita (+98,1%) a 275,8 mln nei 9M 2021

Credem ha archiviato i primi nove mesi del 2021 con un margine di intermediazione pari a 949,6 milioni (+6,1% a/a).

Il margine finanziario è sceso a 361,7 milioni (-0,6%), mentre quello da servizi è cresciuto a 587,9 milioni (+10,7%); le commissioni nette sono ammontate a 473,4 milioni (+11,5%). Il contributo dell’attività finanziaria ha raggiunto 50,6 milioni (-1,4%). Il risultato dell’attività assicurativa del ramo vita si è fissato a 46,2 milioni (+17,9%).

Dopo oneri operativi saliti a 570,5 milioni (+10,1%), il risultato lordo di gestione si è fissato a 379,1 milioni (+0,7%).

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 275,8 milioni (+98,1%), dopo avere contabilizzato riprese di valore su crediti per 2,2 milioni (nonostante circa 7,3 milioni di componenti negative non ricorrenti dovute alla valorizzazione al fair value dei crediti performing di Cassa di Risparmio di Cento; rettifiche di valore su crediti per 73,1 milioni nei primi nove mesi del 2020), 24 milioni di oneri legati all’integrazione con Cassa di Risparmio di Cento e l’impatto degli effetti della fusione per incorporazione della Cassa di Risparmio di Cento (badwill) per 95,6 milioni.

A livello patrimoniale, al fine settembre 2021 i crediti verso la clientela salgono a 37,8 miliardi (+9,9% rispetto a fine 2020), mentre la raccolta da clientela cresce a 37,2 miliardi (+12,4% rispetto al 31 dicembre 2020).

I crediti deteriorati netti al 30 settembre 2021 sono pari a 400,5 milioni, mentre quelli lordi a 823,8 milioni (gradi di copertura al 51,4%).

Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine settembre 2021 il CET1 si fissa al 14,3% (15,6% al 31 dicembre 2020).

Negli ultimi mesi dell’anno il gruppo continuerà ad essere impegnato nel servizio alla propria clientela, nello sviluppo commerciale oltre che nel processo di integrazione di Cassa di Risparmio di Cento.

Si prevede un ulteriore progresso dei volumi e una dinamica quasi lineare delle principali voci di costo e ricavo, con un incremento contenuto del costo del credito.

Nel medio periodo, il gruppo conferma le linee guida della gestione improntate al mantenimento di ritmi di sviluppo commerciale di raccolta e impieghi superiori alla media mercato, la stabilizzazione dei ricavi, il progresso selettivo del credito, il rafforzamento del servizio in ottica omnicanale e digitale tramite investimenti informatici e di compliance normativa, il potenziamento distributivo e produttivo del wealth management con focalizzazione sul comparto gestito e assicurativo, lo sviluppo di prodotti sostenibili, la conferma della solidità del profilo di rischio e dei livelli patrimoniali.