Mercati – Apertura poco mossa per l’Europa dopo balzo inflazione Usa

Apertura poco mossa per le borse europee, in un mercato in cui persistono i timori legati alle pressioni inflazionistiche che minacciano di indurre le banche centrali a una stretta monetaria prima del previsto.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,1% in area 27.550 punti. Sulla parità il Dax di Francoforte (+0,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,04%), il Cac 40 di Parigi (+0,03%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,04%).

Il report di ieri sui prezzi al consumo Usa a ottobre ha evidenziato un’accelerazione superiore alle attese, segnando la crescita al ritmo più rapido da trent’anni e alimentando i dubbi sulla natura transitoria dell’inflazione.

Gli investitori stanno contemplando la prospettiva che la Federal Reserve alzi i tassi di interesse non appena completerà il tapering del programma di acquisti bond mensili a metà del prossimo anno, un outlook più hawkish di quanto anticipato.

Si attenuano invece i timori legati al real estate cinese, dopo che fonti di stampa locali hanno riportato che i prestiti bancari ai costruttori immobiliari sono aumentati significativamente a ottobre, un segnale che le condizioni di accesso al credito potrebbero allentarsi per il settore.

Il colosso Evergrande, inoltre, sembra essere riuscita ad evitare il default dopo aver pagato in extremis gli interessi su due bond in dollari in scadenza ieri, mentre Kasia dovrà affrontare il test di due cedole questa settimana.

Intanto sul Forex il biglietto verde si rafforza ancora nei confronti delle altre valute portandosi in prossimità dei massimi da un anno, in una seduta che vedrà il mercato dei bond Usa chiuso per la festività del Veteran’s Day.

Il cambio dollaro/yen torna sopra quota 114, mentre l’euro/dollaro arretra a 1,147 in attesa della pubblicazione delle previsioni economiche d’autunno della Commissione europea e del Bollettino economico della Bce.

Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,2%) a 82,8 dollari e il Wti (+0,2%) a 81,5 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 119 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,96%.

Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Generali (+1,3%) mentre arretra Poste Italiane (-1,6%), dopo aver pubblicato entrambe questa mattina prima dell’apertura i risultati trimestrali.

In rialzo Banca Mediolanum (+1,4%), mentre scivolano Interpump (-2,2%) all’indomani dei conti e Tim (-1,2%) nel giorno del Cda straordinario richiesto da Vivendi. In agenda oggi anche i Cda per l’approvazione dei conti di A2A (-0,5%), Atlantia (+0,3%), Azimut (+0,1%), Diasorin (-0,7%), Prysmian (-0,1%) e Pirelli (-0,8%).