Mercati asiatici – Seduta positiva, Evergrande evita nuovamente il default

Seduta perlopiù positiva per i principali listini asiatici con gli investitori che restano intenti a monitorare l’andamento dell’inflazione, le prossime decisioni delle banche centrali e la situazione di Evergrande.

I dati americani sui prezzi al consumo di ottobre pubblicati ieri, che hanno visto un incremento tendenziale del 6,2%, ai massimi dal 1990, alimentano i timori legati alle persistenti pressioni inflazionistiche e ad un possibile ritiro anticipato degli stimoli monetari da parte della Fed, con l’ipotesi di un rialzo dei tassi già a metà 2022, dopo la fine del tapering del programma di acquisti di asset.

Tuttavia, martedì il Segretario al Tesoro Usa Janet Yellen ha ribadito che l’elevata inflazione non persisterà oltre il prossimo anno e che la banca centrale non permetterà il ripetersi di uno scenario dei prezzi come quello degli anni ’70.

Resta nel contempo l’attenzione sulla Cina dove, secondo fonti di stampa, il mese di ottobre ha registrato un notevole aumento dei prestiti bancari ai promotori immobiliari e tale andamento è previsto estendersi a novembre. A ciò si è aggiungono i segnali di un possibile allentamento delle condizioni sul credito per il settore immobiliare.

China Evergrande ha intanto evitato nuovamente il default dopo aver pagato gli interessi scaduti su tre obbligazioni in dollari per 148 milioni di dollari mentre il secondo maggior debitore, Kaisa Group, deve versare cedole questa settimana per oltre 59 milioni di dollari.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si muove in area 1,148 e il dollaro/yen 114,00. Tra le materie petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 82,77 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 81,53 dollari al barile. Oro a 1.855,75 dollari l’oncia (+0,4%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen guadagnano entrambi l’1%. Tiene anche Hong Kong a +0,3%.

Bene il Giappone con Nikkei +0,6% e il Topix +0,3%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (-0,7%), S&P 500 (-0,8%) e Nasdaq (-1,7%).