Moda (-0,2%) – Ferragamo (-4,2%) in coda al comparto

Ieri il Ftse Italia Moda ha riportato un -0,2% al di sopra del corrispondente europeo (-1,1%) ma peggio del Ftse Mib (+0,4%).

Seduta volatile per l’azionario, con focus sui dati macro americani sull’inflazione che hanno evidenziato una crescita ai massimi dal 1990 (+6,2% annuo). Dinamica che alimenta le ipotesi di pressioni sui prezzi più persistenti del previsto e di un possibile ritiro anticipato degli stimoli monetari da parte della Fed. In Italia, l’Istat ha reso noto che la variazione acquisita per il Pil 2021 è pari al 6,1%.

Ancora vendite su Moncler (-1,1%) in scia al dowgrade sul titolo da parte di Goldman Sachs che ha tagliato il giudizio a “sell” da “neutral” con un target price a 61 euro (precedente 60,50 euro).

Negative anche le mid. Intercos (-1,2%) ha annunciato che l’Opzione Greenshoe concessa da CP7 Beauty LuxCo, Innovation Trust e Dafe 4000 ai joint global coordinator, nell’ambito dell’ipo, è stata esercitata integralmente il 9 novembre 2021 per 2.596.580 azioni.

Più arretrata Tod’s (-2,8%) ne giorno in cui ha annunciato i dati novestrali sul fatturato consolidato (622,6 milioni, -6,9% a cambi costanti)

In coda Ferragamo (-4,2%) in scia all’annuncio dei conti dei primi nove mesi del 2021.

Tra le small, in evidenza Safilo (+8,5%) seguita da OVS (+3,3%) i cui bond sustainability-linked scadenza novembre 2027 sono negoziati su Euronext Dublin e Mot.