Retelit ha chiuso i primi 9 mesi del 2021 con ricavi e proventi operativi a 126,4 milioni, rispetto a 109,1 milioni dei primi nove mesi 2020. I dati consolidano i risultati di Brennercom entrata a far parte del Gruppo a seguito dell’acquisizione avvenuta in data 30 luglio 2020 e i risultati di Welol con effetti dal 01 luglio 2021.
L’Ebitda si attesta a 37,6 milioni, a fronte di 32,7 milioni dei nove mesi 2020, con un Ebitda Margin al 29,7%, mentre l’Ebit si attesta a 9 milioni.
Ricavi ed Ebitda mostrano una crescita rispettivamente del 5,6%, e del 4,3% rispetto ai nove mesi 2020 proformati a parità di perimetro di consolidamento.
L’utile netto si fissa a 5,1 milioni rispetto a 3,6 milioni registrati nei primi nove mesi 2020.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è pari a 140,8 milioni rispetto a 128,2 milioni al 31 dicembre 2020.
Gli Ordini (TCV) ammontano a 69,0 milioni rispetto a 69,8 milioni dei primi nove mesi 2020, trainati dalla crescita del Wholesale Internazionale.
Confermate le guidance 2021 a livello patrimoniale, economico e reddituale.
“I primi nove mesi dell’anno si chiudono con risultati molto soddisfacenti che confermano la solidità del Gruppo e un posizionamento distintivo ed eccellente nel settore – ha affermato Federico Protto, AD e Direttore Generale di Retelit –. La combinazione tra gli asset di proprietà di Retelit (una rete in fibra ottica capillare in Italia e nel mondo e un network di Data Center distribuiti a livello nazionale) e le competenze nel settore dell’innovazione e del digitale ha dato vita a un player unico in Italia. Le azioni messe in atto nell’ultimo periodo hanno ulteriormente ottimizzato la redditività e siamo oggi pronti a cogliere la nuova sfida che passa attraverso la sempre maggior integrazione tra infrastrutture, piattaforme, managed services e soluzioni Ict”.
(segue approfondimento)