Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:
Giornata fiacca per i mercati azionari europei: il Ftse Mib avanza dello 0,1%, il Dax oscilla sulla parità il Ftse 100 cede lo 0,3%. A Wall Street, il Dow Jones guadagna lo 0,3%, il Nasdaq lo 0,25% e lo S&P 500 lo 0,2%.
In calo le quotazioni del greggio avviandosi a registrare la più lunga striscia di settimane in ribasso da marzo, con gli operatori che attendono di capire se il presidente americano Joe Biden interverrà per raffreddare i prezzi.
Brent e Wti sono sulla strada per chiudere l’ottava in perdita, la terza consecutiva, dopo forti oscillazioni legate al rafforzamento del dollaro e a speculazioni sul possibile uso da parte dell’amministrazione Biden delle scorte della Strategic Petroleum Reserve, in un tentativo di abbassare i prezzi della benzina.
Intanto, ieri l’Opec ha ridotto di 330.000 barili al giorno le attese per la domanda mondiale di greggio per il quarto trimestre, dato l’impatto degli elevati prezzi sulla ripresa economica dalla pandemia di Covid-19.
La russa Rosneft ha riportato utili trimestrali da record, beneficiando del rialzo dei prezzi del petrolio e della ripresa dell’economia globale e preparando la strada per un incremento del dividendo. Nel terzo trimestre l’utile netto si è attestato a 314 miliardi di rubli, rispetto alla perdita di 64 milioni dello scorso anno.
