Immsi ha chiuso i primi nove mesi 2021 con ricavi in crescita del 29,6% a 1.350 milioni, il miglior risultato registrato nel periodo dal 2008.
L’Ebitda è aumentato del 24,1% a 187 milioni con una marginalità pari al 13,9% (14,5% nei 9M20), mentre l’Ebit ha segnato un +44% a 88 milioni con un’incidenza sui ricavi al 6,5% (5,9% nei 9M20).
L’utile netto è passato dai 16 milioni al 30 settembre 3030 a 33 milioni, inclusivo della quota dei minorities (18,1 milioni al 30 settembre 2021 e 6,8 milioni al 30 settembre 2020).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 745 milioni, in miglioramento di 79 rispetto a 823 milioni al 30 settembre 2020, influenzati dal blocco delle vendite a seguito della pandemia da Covid-19, per effetto dell’attenta gestione del capitale circolante e del flusso di cassa operativo collegato alle positive performance dei business (in particolare quello relativo al Gruppo Piaggio), che hanno consentito anche di assorbire un maggior fabbisogno per investimenti.
Rispetto al 31 dicembre 2020, Il Gruppo Immsi ha ridotto l’indebitamento di 58 milioni. Si ricorda inoltre che il business, in particolare quello delle due ruote, è soggetto a stagionalità che, come noto, assorbe risorse nella prima parte dell’anno e ne genera nella seconda.
Nei primi nove mesi del 2021 il Gruppo Immsi ha consuntivato investimenti per 106,7 milioni, in aumento del 17,8% rispetto ai 90,6 milioni riportati al 30 settembre 2020.