Marr – Conti in crescita a doppia cifra nel 3Q21

Marr ha archiviato il terzo trimestre 2021 con ricavi totali consolidati pari a 534,9 milioni, con un incremento del 30,8% rispetto al corrispondente periodo del 2020 e del 5% rispetto al 3Q19 (pre-pandemia).

Le vendite, che includono 22,6 milioni apportati dal Gruppo Verrini, sono state pari a 527 milioni e si confrontano con i 402,7 milioni del 2020 e i 500,7 milioni del 2019.

Positivo l’andamento del terzo trimestre 2021 rispetto al pari periodo dell’anno scorso in tutti e tre i segmenti di clientela.

In particolare le vendite ai clienti della Ristorazione (segmenti dello Street Market e National Account), si sono attestaye a 456,4 milioni (348,9 milioni nel 2020 e 445,7 milioni nel 2019), mentre quelle ai grossisti (segmento Wholesale) sono state pari a 70,6 milioni (53,8 milioni nel 2020) e hanno beneficiato della positiva concentrazione di alcune specifiche campagne di pesca.

L’EBITDA si è attestato a 48,2 milioni e, nonostante l’aumento del livello di servizio logistico offerto alla clientela e dei relativi costi, ha registrato un progresso del 47,5% rispetto al corrispondente periodo del 2020 e dell’1,9% rispetto al trimestre 2019.

L’EBIT è balzato del 79,3% su base annua a 39 milioni (39,4 milioni nel 2019), spesati ammortamenti aumentati del 12% e accantonamenti/svalutazioni calati del 32,8%.

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 27,2 milioni, con un incremento dell’80,7% rispetto al pari periodo 2020 (27,3 milioni nel 2019).

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto, che include 23,3 milioni di debito per il pagamento di dividendi deliberati dall’assemblea del 6 settembre, si è attestato a 134,3 milioni, in miglioramento rispetto ai 186,5 milioni del 30 giugno 2021.

“Dopo un positivo terzo trimestre 2021, contraddistinto da una favorevole stagione estiva sostenuta dai flussi turistici domestici”, la società si attende che “nell’ultimo trimestre, con i consumi che ritornano a concentrarsi nelle città, l’andamento delle attività possa posizionarsi su livelli confrontabili con quelli delle serie storiche pre-pandemia e in tal senso la tendenza del mese di ottobre è risultata allineata a tali aspettative”.