Nei primi nove mesi del 2021 Alkemy ha realizzato un fatturato consolidato di 67,5 milioni, in crescita del 28% rispetto ai 9 mesi 2020 (di cui 20% organica), grazie alla ripresa dell’attività di new business e all’aumento del fatturato medio dei clienti principali, sostenuto dalla nuova strategia di Go-to-Market.
L’Ebitda Adjusted è pari a 7,4 milioni, in crescita del 90%, quale risultato delle efficienze derivanti dall’industrializzazione del modello di business e della focalizzazione del Gruppo su progetti a maggior valore aggiunto. L’EBITDA margin sale di 3,5 punti percentuali a 10,9%.
L’Ebit è più che raddoppiato, da 2,2 a 4,7 milioni, un miglioramento dovuto principalmente al miglior risultato della gestione operativa.
Il periodo si chiude con un utile netto di 2,6 milioni, a fronte di un risultato positivo per 0,8 milioni nei 9 mesi 2020.
Il flusso di cassa operativo è positivo per 6,5 milioni, con un decremento di 1,0 milione rispetto ai 9 mesi 2020. Tale variazione è dovuta principalmente ai minori incassi di crediti d’imposta e di contributi pubblici relativi alle attività di Ricerca & Sviluppo svolte nei precedenti esercizi.
L’indebitamento netto del Gruppo al 30 settembre 2021 è pari a 21,9 milioni, in aumento di 9,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2020. Tale variazione negativa è dovuta prevalentemente a poste non inerenti alle attività ordinarie e correlate al cambiamento del perimetro di consolidamento del Gruppo.
“Tenendo conto dei risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2021, dell’attuale stato di avanzamento del business nelle settimane successive e del portafoglio dei contratti in essere, salvo il verificarsi di ulteriori eventi aggravanti correlati alla pandemia, si conferma l’aspettativa del Gruppo di proseguire ulteriormente la via della crescita organica dei ricavi e di mantenimento della marginalità complessiva allineata a quella dei primi nove mesi del 2021”, conclude la nota di Alkemy.