Class Editori ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi consolidati pari a 46,2 milioni (+4% a/a), nonostante il protrarsi degli effetti legati alla pandemia. Escludendo i ricavi di Telesia e GamberoRosso, i ricavi consolidati sono risultati in crescita dell’8% rispetto ai primi nove mesi del 2020.
Il fatturato pubblicitario è aumentato del 19,8%, anche grazie al buon andamento della raccolta pubblicitaria realizzata dalla controllata americana GlobalFinance. Il fatturato pubblicitario conseguito sul mercato italiano ha segnato un incremento del 15 per cento.
Il fatturato dei giornali gestiti da Class Pubblicità è salito dell’11%, spinto dalla pubblicità commerciale, che ha incrementato di oltre 1,3 milioni il proprio fatturato (+27%). In leggera crescita, la pubblicità legale (+3%), mentre è calata quella finanziaria (-12%). Molto positivo l’andamento dei periodici (+29%). Trend decisamente positivo per il settore TV (+52%), sospinto da Class Cnbc (+57%).
Il web ha registrato una crescita del 5% della pubblicità in reservation che, se sommata alla porzione di vendita in programmatic, conduce ad una chiusura complessiva del +1 per cento.
La GOTV Telesia, per effetto delle restrizioni ai movimenti delle persone negli aeroporti e nel trasporto pubblico, ha registrato una flessione del 3 per cento. La riduzione dei fatturati di Gambero Rosso è stata per lo più dovuta ai mancati ricavi da attività internazionali, che non è stato possibile realizzare nei tempi previsti.
L’Ebitda si è attestato a 4,1 milioni (in rosso per 1,4 milioni nei primi nove mesi del 2020), grazie anche al calo dei costi operativi.
L’Ebit ha ridotto il deficit a 3,2 milioni (-9,5 milioni nel periodo di confronto), beneficiando anche del calo di ammortamenti e svalutazioni a 6,8 milioni (-3%).
Il periodo è stato archiviato con una perdita netta di 5,7 milioni (-10,4 milioni nei primi nove mesi del 2020).
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2021 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 97,7 milioni (95,2 milioni a fine 2020). Escludendo gli effetti dell’applicazione del principio contabile IFRS16, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 82 milioni (78,1 milioni al 31 dicembre 2020).
Il gruppo ha leve gestionali adeguate a contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria e confermare, quindi, le prospettive positive di medio-lungo periodo.
In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di un inasprimento delle misure per il contenimento del contagio, prolungamento della loro durata, o significativo ampliamento delle regioni classificate nelle più alte fasce di rischio, la casa editrice ritiene che sia possibile confermare l’obiettivo di conseguire nel 2021 livelli di Ebitda significativamente migliori di quelli del 2020 o persino superiori a quelli realizzati nel pari periodo del 2019, anche in virtù della già realizzata riduzione dei costi fissi operativi e dei risultati nei primi nove mesi.
Evoluzioni negative dell’emergenza sanitaria, della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento potrebbero, tuttavia, condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.