Eurotech archivia i primi 9 mesi del 2021 con ricavi consolidati a 43,95 milioni, in flessione del 12,5% a cambi costanti rispetto al pari periodo del 2020.
Il Primo margine consolidato si attesta a 20,8 milioni e al 47,4% dei ricavi (27,9 milioni e 53,0% dei ricavi al 30 settembre 2020).
L’Ebitda è negativo per 3,1 milioni (positivo per 4,9 milioni nei 9 mesi 2020), dopo costi non ricorrenti per 1,47 milioni (derivanti principalmente dal cambio di amministratore delegato) mentre l’Ebit è pari a -6,5 milioni (rispetto a 1,8 milioni).
Il periodo si chiude con un risultato netto di Gruppo negativo per 6,9 milioni, a fronte dell’utile netto di 0,7 milioni al 30 settembre 2020).
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2021 evidenzia una cassa netta di 4,8 milioni, rispetto a 8,5 milioni di fine 2020.
Nonostante le difficoltà, “i ricavi del terzo trimestre in crescita (17,2 milioni vs 16,4 mln del 3Q 2020) confermano l’inversione di tendenza, avvalorata da un backlog per il 2022 superiore del 50% rispetto al backlog ad inizio 2021 per l’anno in corso”, spiega la nota della Società, che pure deve fare i conti con lo shortage di componenti.
L’Ebitda resta “negativo sui nove mesi per la mancata attivazione della leva operativa e per l’effetto di costi non ricorrenti”. Proseguono, inoltre, “le attività di scouting sui potenziali target di crescita inorganica: il Management Team sta valutando una short list di candidati”.
(segue approfondimento)