Fila nei primi nove mesi dell’anno ha registrato ricavi normalizzati pari a 496,5 milioni, in aumento del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In accelerazione la crescita dello School&Office (+12,2%), grazie alla significativa performance positiva in Europa e Nord America ed alla ripresa anche nelle altre aree
geografiche. Il Fine Art continua il trend positivo (+2,3%), seppur registrando un atteso rallentamento in tutte le aree geografiche, più accentuato nel Nord America, principalmente per il focus su un migliore price-mix dei prodotti.
L’Ebitda normalizzato (al netto degli effetti IFRS 16) del periodo è pari a 91 milioni, in aumento del 16,6% (+19,1% a cambi costanti), in particolare grazie alla crescita in Europa e Nord America.
L’Ebitda margin normalizzato sale al 18,3% (+170 punti base) grazie alla significativa crescita dello School&Office nelle aree geografiche a maggiore marginalità, beneficiando sia sia di un migliore price-mix delle vendite sia delle crescenti efficienze operative.
L’Ebit è pari a 68,5 milioni, in crescita del 28,8%, e include ammortamenti e svalutazioni per 22,5 milioni, in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente in seguito al contenimento degli investimenti effettuati nel 2020 durante la pandemia da Covid-19 e ai minori accantonamenti per perdite stimate su crediti a seguito dei minori contenziosi verso clienti in essere. L’Ebit margin è pari al 13,8% (+250 punti base).
L’utile netto di Gruppo normalizzato ammonta a 39,7 milioni, in significativa crescita rispetto ai 21,5 milioni registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente, grazie principalmente al miglioramento del risultato della gestione operativa e finanziaria.
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre è pari a 485,8 milioni (incluso l’effetto IFRS 16 pari a 87,5 milioni e l’effetto negativo del Mark to Market Hedging pari a 13,5 milioni) rispetto ai 493,5 milioni al 31 dicembre 2020.